Terni, onlus disabili: «Mai al Prampolini»

‘Strappo’ di Unmil e ‘Un volo per Anna’: «Sede inadeguata per chi ha difficoltà. Ecco perché faremo il parco al Sim infanzia»

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Infiltrazioni alla Prampolini

Al nuovo impianto della polisportiva Prampolini, inaugurato lo scorso giugno, piove – è il caso di dirlo – sul bagnato. Oltre alla necessità di rimettere mano al tetto per le continue infiltrazioni di acqua – altri 80 mila euro a carico del Comune, oltre al milione e mezzo già speso per la costruzione – ora emerge un altro segnale tutt’altro che confortante: due associazioni che avrebbero dovuto trovare posto con i propri uffici all’interno dell’impianto – l’Unmil e ‘Un volo per Anna’, entrambe attive nel sostegno ai disabili – hanno deciso di rinunciare: «I locali – spiegano – sono fonte di disagio per le persone non autosufficienti».

Il parco giochi E pensare che le due associazioni, oltre a trasferire lì le sedi, erano pronte a creare proprio accanto alla nuova ‘Prampolini’ uno spazio giochi aperto a tutti i bambini – normodotati e con disabilità – per un obiettivo di vera integrazione e condivisione. Lo spazio si farà comunque e si chiamerà ‘Playground per tutti’ ma verrà realizzato – il cantiere è partito proprio in questi giorni – presso la struttura di neuropsichiatria infantile dell’Usl Umbria2.

I motivi Dopo una lunga trafila, Unmil e ‘Un volo per Anna’, spiegano così la propria decisione: «Solo per citare alcuni esempi – afferma Gianfranco Colasanti dell’Unmil – il piano superiore della struttura è privo di servizi igienici e finestre, l’unico bagno esistente è privo di porta e la presenza di infiltrazioni di acqua piovana è da tempo evidente. Per questo abbiamo deciso di ‘smarcarci’ dall’infausta idea di aprire lì le nostri sedi associative».

Interrogazione In merito alla questione, il capogruppo di FdI-An in consiglio comunale, Marco Cecconi, ha già presentato un’interrogazione alla giunta per fare il punto sui lavori di adeguamento della ‘Prampolini’, anche alla luce «delle inadeguatezze di accesso e fruibilità» riscontrate dalle due associazioni. Il consigliere chiede anche di sapere quale sia lo stato di attuazione del ‘Piano per le disabilità’, considerando la piega che ha preso la vicenda.

Associazioni disabili e consiglieri comunali

Associazioni disabili e consiglieri comunali

L’audizione Giovedì pomeriggio le associazioni riunite nella Fada – federazione associazioni diversamente abili – hanno preso parte all’audizione convocata dalla prima e dalla seconda commissione consiliare, per approfondire i temi dei permessi auto e delle barriere architettoniche che ancora oggi caratterizzano troppi spazi pubblici. Per le associazioni hanno parlato Gianfranco Colasanti, Marco Turilli (‘Un volo per Anna’) e Angelo Fortunati (responsabile Afad). Dal confronto, oltre all’esigenza di controlli più stringenti e verifiche in ordine al possesso e all’utilizzo dei circa 5 mila permessi-auto concessi dal Comune, è emersa anche l’esigenza di intervenire compiutamente su alcuni ‘nodi’ strutturali: l’ufficio protocollo di palazzo Spada, la sala convegni del Centro multimediale e gli uffici comunali di corso del Popolo, dove sia le pulsantiere degli ascensori che le porte ‘taglia fuoco’ non sarebbero a norma.

Colasanti (Unmil) 'contro' il Protocollo

Colasanti (Unmil) ‘contro’ il Protocollo

‘Stoccate’ Durante il confronto sono intervenuti diversi consiglieri. Angelica Trenta, Enrico Melasecche, Francesco Ferranti e Franco Todini non hanno lesinato ‘stoccate’ alla maggioranza: «Sono anni che si parla di questi problemi – hanno detto – ed evidentemente manca la volontà politica di risolverli, per colpa di un’amministrazione sin troppo debole». A tirare le somme è stato l’assessore alla mobilità Emilio Giacchetti che ha condiviso il quadro desolante tracciato dalle associazioni, sottolineando però come sia stato «finalmente impostato un discorso costruttivo che ha già prodotto risultati importanti sul piano della programmazione. In questo contesto – ha aggiunto – non deve esistere alcuna tolleranza verso chi trasgredisce le regole, ad esempio usando il permesso di un familiare disabile. L’azione amministrativa e politica deve dimostrarsi più efficace, visti anche i risultati di alcune attività condotte con merito dalla polizia municipale in questi giorni».

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