TerniEnergia cresce, doppio acquisto

Softeco-Sismat e Selesoft Consulting entrano nel portafoglio: decisiva la collaborazione con Marco Nicolini, dello studio Orrick

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TerniEnergia mette a segno un doppio colpo importante, che la porterà, entro il 31 ottobre, all’acquisizione del 100% del capitale sociale delle società Softeco-Sismat e Selesoft Consulting.

ternienergiaL’obiettivo Attraverso l’operazione TerniEnergia conta di proporsi «come partner industriale ideale sui mercati internazionali per grandi gruppi, con i quali sono già in atto o in via di definizione alleanze e partnership operative, attivi nella automazione delle reti di trasmissione e distribuzione nei settori dell’energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni. L’intesa darà vita a un player di standing internazionale, nei settori più promettenti della filiera energetica. Con l’acquisizione TerniEnergia intende portare a termine il processo di piena trasformazione in smart energy company, entrando nel mercato del settore ‘digital energy’, integrando i business industriali e ‘fisici’ e quelli digitali e ‘virtuali’, completando il proprio posizionamento competitivo lungo l’intera catena del valore del settore energia».

Softeco-Sismat e Selesoft Consulting Le due società, con sedi a Genova, Milano, Roma e Catania e oltre 300 dipendenti, con profili professionali tecnici di elevato livello e high skill, sono società leader a livello nazionale nello sviluppo e produzione industriale di soluzioni e tecnologie smart per la trasmissione e la distribuzione dell’energia (smart grid), la gestione flessibile e puntuale della produzione e del consumo energetico, l’efficienza energetica, la gestione delle energie rinnovabili e le cleantech (isole energetiche) e nei servizi, software e It solutions. Nel 2015 hanno fatto registrare ricavi aggregati per circa 26,4 milioni di euro, Ebitda (margine operativo lordo) complessivo di circa 2,2 milioni e una Pfn (posizione finanziaria netta) totale di circa 6,2 milioni.

Confindustria Stefano Neri (foto Mirimao) (1)

Stefano Neri

Neri Il presidente e amministratore delegato di TerniEnergia, Stefano Neri, dice che «intendiamo recitare un ruolo industriale innovativo nella rivoluzione energetica globale, affiancando i principali gruppi attivi nella generazione, trasporto, stoccaggio, distribuzione e vendita dell’energia, con soluzioni innovative in linea con i principali trend di mercato e tecnologici. Attraverso l’acquisizione riteniamo di poter dare vita a un gruppo con caratteristiche e competenze uniche, industriali e tecnologiche, nell’era della digitalizzazione energetica».

Moretto Il co-fondatore e amministratore delegato di Softeco Sismat, Ugo Moretto, invece, spiega che «abbiamo fortemente voluto questo accordo, creando le condizioni ottimali per un’integrazione strategica tra due player complementari e orientati alla sinergia. Riteniamo di poter crescere in modo rapido e armonico a livello internazionale e di poter mettere a leva i reciproci punti di forza per aggredire un potenziale di business dai confini nuovi, con un portafoglio di prodotti e di soluzioni di rilevante portata innovativa e con servizi a valore aggiunto di altissima qualità».

Orrick  Il team coordinato dal partner, head del corporate team italiano, il ternano Marco Nicolini, ha assistito le parti nella definizione dell’operazione e nella negoziazione della documentazione contrattuale. La collaborazione con studi legali internazionali e multidisciplinari (Orrick collabora, tra l’altro, anche con Terni Reti), spiega Nicolini, «rappresenta una garanzia, per le imprese, in quanto la nostra dimensione ed il numero di risorse professionali sono tali da garantire al cliente un’assistenza multi-disciplinare altamente specializzata e contemporaneamente un unico interlocutore».

Marco Nicolini

Marco Nicolini

Nicolini E tra gli avvocati di esperienza, spicca proprio Marco Nicolini che ha tra l’altro vinto il premio assegnato della rivista legale ‘Legalcommunity’ per quella che è stata definita ‘Operazione di ristrutturazione dell’anno’, quella di Tirreno Power: «Esemplificativa – dice il legale ternano – di quanto appena detto. Data la sua complessità, abbiamo dovuto mettere a disposizione un team di avvocati specializzati non solo in materia societaria, ma anche fallimentare, bancaria, fiscale, amministrativa e ambientale. Solo così abbiamo potuto ottenere il buon risultato raggiunto». Cioè la ristrutturazione – con il coinvolgimento di dieci primarie banche italiane ed internazionali – di una esposizione debitoria di circa un miliardo di euro.

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