Terremoto, Assisi querela la Croce Rossa

Mercoledì l’amministrazione comunale, in riferimento al video postato su facebook, ha presentato denuncia: «Effetto virale devastante»

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Sembrava essere tutto rientrato, o quantomeno in via di risoluzione, dopo le parole del vice presidente della Regione Fabio Paparelli e gli interventi per far eliminare il post su Facebook. E invece no: l’amministrazione comunale di Assisi ha presentato mercoledì una denuncia querela firmata dal sindaco Stefania Proietti in merito al video della Croce Rossa Italiana – legato al sisma che ha coinvolto l’Umbria – pubblicato sul noto social.

post-croce-rossa-sisma-assisiLa querela e le motivazioni Il video – si legge nella nota dell’amministrazione comunale di Assisi – ha superato le 9,5 milioni di visualizzazioni e le 5 mila condivisioni: «L’effetto virale è ormai devastante – le parole della Proietti – e nonostante le due modifiche apportate al testo del post subito dopo la nostra protesta il video è rimasto pubblicato perpetuando una fuorviante comunicazione. Modifiche che per noi non sono sufficienti a ristabilire la verità dei fatti ovvero che Assisi appartiene a quel 95% del territorio umbro che non ha subìto alcun danno materiale, mentre purtroppo aumentano i danni indiretti causati da cattiva informazione. Speravamo che la Croce Rossa Italiana potesse comprendere la nostra istanza che era stata subito condivisa anche dalla Regione dell’Umbria mentre constatiamo come la campagna sia migrata negli ultimi giorni anche su un’altra importante piattaforma social, ovvero Instagram. Nonostante i primi interventi bonari volti a far eliminare il post del 23 dicembre e la successiva diffida inviata il 30 dicembre la Croce Rossa Italiana non ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale che, a questo punto, si è trovata obbligata a presentare una denuncia querela». Allegati gli screenshot del video sulla pagina facebook e le successive modifiche.

Veridicità e web Il Comune di Assisi confida dunque «nel lavoro di approfondimento delle autorità competenti e, in un momento in cui si dibatte molto in Italia sul tema della veridicità delle notizie diffuse nel web, crede che questo sia un caso eclatante di cosa si può provocare a danno di una economia locale non ponendo la dovuta attenzione nel dare le corrette informazioni».

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