Terremoto, da Terni 315 sacche di sangue

Chiusa l’unità di crisi istituita al ‘Santa Maria’ in seguito al sisma di Accumoli. Scaccetti: «Nei centri Sit si sono presentati in 375»

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L’unità di crisi istituita all’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni in seguito al sisma di Accumoli è stata chiusa. La cessazione dello stato di allerta e la sospensione del piano di emergenza interno per la gestione di un massiccio afflusso di feriti (Peimaf) è stata decisa dopo che al pronto soccorso non si sono registrati accessi di pazienti provenienti dalle zone terremotate. Ripristinata l’ordinaria attività chirurgica.

ospedale santa maria TerniLe donazioni A fare un bilancio è Augusto Scaccetti, direttore della Struttura di immunoematologia e trasfusionale dell’ospedale di Terni: «Rivolgiamo un ringraziamento particolare a tutte le persone che con sensibilità e spirito di solidarietà esemplari hanno donato o manifestato la volontà di donare il sangue in questi giorni. Anche venerdì abbiamo avuto 63 donatori di cui 53 soggetti a prelievo. In tutto, dal 24 al 26 agosto, le persone che si sono presentate nella sede e nei centri di raccolta del Sit di Terni sono state 375: 265 al centro raccolta dell’ospedale di Terni (di cui idonei 214), 33 ad Amelia (idonei 30), 25 a Narni (idonei 23) e 52 a Orvieto (idonei 48). In tutto sono state donate 315 sacche di sangue. Un numero importante, se consideriamo non soltanto che nel Sit di Terni (Terni e centri di raccolta) vengono in media raccolte 30 sacche al giorno, ma che a rispondere all’appello dell’Avis in questi tre giorni sono stati in grande parte nuovi donatori e giovani».

L’emergenza sangue era già terminata giovedì grazie all’elevato numero di donazioni e in tal senso è stato consigliato ai donatori abituali di coordinarsi con le sedi Avis e di posticipare la donazione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. «Con l’occasione – le parole di Maurizio Dal Maso, direttore generale del ‘Santa Maria’ – vogliamo ringraziare Acciai Speciali Terni che aveva dato una immediata disponibilità a promuovere una raccolta di sangue. Allo stato attuale, non essendoci nell’immediato criticità delle scorte, abbiamo concordato con Ast di rinviare ogni possibile iniziativa sulla base delle future esigenze di sangue».

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