Terremoto, mercoledì assegnate le prime Sae

Ad avere diritto, stando alla lista predisposta dal Comune di Norcia, sono 89 nuclei familiari, ma solo per 20 di loro si apriranno le porte delle ‘casette’

Condividi questo articolo su

Ad avere diritto, stando alla lista predisposta dal Comune di Norcia, sono 89 nuclei familiari, ma solo per 20 di loro si apriranno – quando i lavori saranno definitivamente terminati – le porte delle Sae, le soluzioni abitative di emergenza, le ‘casette’. E la scelta sarà affidata al caso.

LA LISTA DEGLI AVENTI DIRITTO

terremoto-casette-norcia-neve1Il sorteggio Mercoledì pomeriggio, alle 15,30 nel piazzale del Coc, stando alla comunicazione del Comune di Norcia, «si svolgerà il pubblico sorteggio degli aventi diritto, all’assegazione dei moduli Sae, in possesso della scheda Aedes con esito E, in seguito alle domande pervenute dopo il 24.08.2016 e fino al 30.10.2016».

I dettagli Il Comune precisa che «ciascun richiedente dovrà essere rappresentato da una sola persona. Il sorteggio verrà effettuato dividendo i richiedenti in due gruppi, in base alla superficie delle strutture abitative. Il modulo SAE da 40 metri quadrati verrà assegnato ai nuclei familiari fino ad un massimo di 2 persone. Il modulo Sae da 60 metri quadrati verrà assegnato ai nuclei familiari composti da 3 e fino ad un massimo di 4 persone. Di seguito avverrà il sorteggio degli aventi diritto per i 3 moduli SAE, da destinare a soggetti disabili al 100% con indennitàdi accompagno, nell’ufficio del Sindaco alla presenza dei richiedenti e delle autorità compententi».

consiglio-regionale-umbriaLa legge E intanto entro due o tre mesi la giunta regionale porterà in aula il disegno di legge per la ricostruzione post sisma. Lo ha annunciato martedì mattina in consiglio regionale la presidente Catiuscia Marini, intervenendo al termine della discussione sul disegno di legge che detta le ‘Norme per la conclusione della ricostruzione delle aree colpita dal sisma del 1997 e precedenti’, approvato con 14 voti favorevoli e 6 astensioni.

I tempi Elaborato tra lo scorso giugno e luglio per dare conclusione per dare conclusione normativa e finanziaria alle situazioni ancora aperte della ricostruzione, la legge «dovrà dare tempistica certa per inizio e conclusione lavori, chiarimento sui poteri dei Comuni e disposizioni sulle verifiche, completate ormai per il 98,8 per cento, su progetti comunque presentati da professionisti» ha spiegato la presidente, aggiungendo che affronterà anche la parte conclusiva dei Pir, i Piani integrati per la ricostruzione. Il ddl in discussione in aula «tiene conto delle varie normative nazionali in materia. Per il dopo-sisma del ’97 c’era forte protagonismo di Regioni, Comuni e cittadini, mentre nel ’79 la ricostruzione era principalmente pubblica. Abbiamo dunque un quadro nazionale disomogeneo, ma il grosso delle sfide per la ricostruzione del 1997 è stato affrontato e vinto».

Le norme Con questo disegno di legge, ha ribadito la presidente «vengono aggiornate certe norme regionali per mettere il punto finale a questa ricostruzione del 1997. La somma di 215 milioni di euro è libera ma in gran parte già assegnata per interventi di diversa natura. Proviamo anche a dare un quadro normativo che agevoli la conclusione della ricostruzione, anche utilizzando tutte le economie residue, che riassegniamo alle graduatorie a suo tempo non soddisfatte». Riferendosi infine al terremoto dei mesi scorsi, Marini ha definito «inevitabile che i centri storici andranno ricostruiti con la modalità dei programmi integrati, anche perché ha introdotto e consolidato principi come responsabilità e trasparenza. E questo ci serve anche a valutare quali errori non bisogna rifare».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli