Trasimeno inquinato: «Situazione grave»

Perugia, il consigliere regionale Sergio De Vincenzi denuncia i ritardi nell’opera di bonifica che mettono a rischio la salubrità complessiva dell’ambiente

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Dell’inquinamento dello specchio d’acqua lacustre, un tempo fiore all’occhiello della regione, torna a tuonare il consigliere regionale Sergio De Vincenzi.

I dati Riprendendo in mano il dossier redatto dalla campagna nazionale ‘Goletta dei laghi’ di Legambiente, De Vincenzi ricorda come in 4 aree su 6 del territorio di Passignano e Tuoro sul Trasimeno risultano picchi di inquinamento che si innalza oltre i limiti di legge. «In particolare una zona è stata dichiarata ‘inquinata’ e altre 3 ‘fortemente inquinate ma nessuna voce istituzionale si è levata per denunciare la gravità della situazione».

Le Pedate Annunciando un’interrogazione in cui si chiede conto alla giunta Marini dei ritardi nell’opera di bonifica che mettono a rischio la salubrità complessiva dell’ambiente, la balneabilità l’immagine e la fruibilità da parte dei turisti, in particolare nei mesi estivi, De Vincenzi sottolinea come dal rapporto di Legambiente sia emerso che la località Le Pedate, lungo la foce del canale di scarico del depuratore che serve i comuni di Passignano e Tuoro sul Trasimeno, è oggi fra le più inquinate, con concentrazioni batteriche di gran lunga superiori anche ai limiti previsti per gli scarichi in acque superficiali.

Ritardi nella bonifica «Lo stato di criticità di queste aree – prosegue il consigliere – è noto ormai da anni ed è a repentaglio la qualità delle acque del lago, anche in funzione del fatto che il carico batterico di coliformi intestinali derivato dagli scarichi, è eccessivo rispetto alle capacità di lavoro dei depuratori attualmente installati». Una situazione che colpisce fortemente anche l’immagine del territorio interessato da sempre da importanti flussi turistici. «Sorprende negativamente – prosegue De Vincenzi – che sia stata un’associazione ambientalista a fare dei monitoraggi invece che le istituzioni preposte come l’Arpa o la Asl. Ancora più sorprendente è che in quest’area del Trasimeno tardino a completarsi gli interventi di bonifica previsti dal progetto di riqualificazione degli scarichi fognari del lago, affidato ad Umbria Acque S.p.A. e già in fase di realizzazione. Parliamo di uno stanziamento di 10 milioni di euro dei quali 7,5 milioni finanziati dal Ministero dell’Ambiente, circa 2 milioni dalla Regione Umbria e 500 mila euro, invece, andranno a gravare sulle bollette dei contribuenti».

Depuratori Al momento, conclude il consigliere, solo i depuratori di Madonna del Soccorso, a Castiglion del Lago, e quello a Montesperello di Magione sarebbero in fase di collaudo e il prossimo settembre dovrebbero diventare operativi. «È naturale chiedersi con quali criteri vengano impiegati fondi pubblici e per quale motivo una porzione di territorio debba essere favorita a discapito di un’altra. Ad oggi ancora tutto tace e non c’è traccia di prese di posizione chiare».

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