Trasporti in Umbria: «Mezzi troppo vecchi»

Secondo il dossier ‘Pendolaria’ di Legambiente, rispetto al 2015 migliora la qualità del trasporto ferroviario, ma le condizioni dei treni sono sempre critiche

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In Umbria nel 2016, rispetto allo scorso anno, secondo il dossier ‘Pendolaria’ di Legambiente, migliora la qualità del trasporto ferroviario. Ma non migliora la situazione per quanto riguarda treni vecchi, tanto che la regione tra le 10 con i treni più vecchi d’Italia, vista l’età media dei mezzi (18,2 anni) ancora sopra la media nazionale. Il 78,8% dei mezzi, inoltre, ha più di 15 anni. «Questo riguarda sia i convogli di Trenitalia sia quelli gestiti dal nuovo gruppo Busitalia Sita Nord, ex Umbria Mobilità», come scrive Legambiente.

IL DOSSIER ‘PENDOLARIA 2016’

L’Umbria «La linea che parte da Roma per giungere ad Ancona e che attraversa tutta la regione Umbria presenta ad esempio treni di vecchio tipo che creano condizioni mortificanti per i viaggiatori. I sedili sono ancora spesso obsoleti, mentre i guasti che si verificano sempre più frequentemente provocano ritardi e cancellazioni», si legge nel dossier. «Altra tratta critica è la Perugia Sant’Anna-Città di Castello, con treni diesel vecchi di 30 anni e in condizioni pessime. In più il servizio risulta da più di un anno interrotto per la necessità di effettuare interventi di manutenzione nel tratto tra Umbertide e Città di Castello. Il servizio è stato sostituito con autobus che ovviamente allungano e complicano enormemente il viaggio dei pendolari».

‘Pendolaria’ è la storica campagna di denuncia di Legambiente dedicata ai treni regionali e locali, al pendolarismo ed alla mobilità urbana, nata per contribuire a creare un trasporto ferroviario regionale e locale moderno, per città meno inquinate e più vivibili. Anno per anno viene fatto il punto sul trasporto pendolare nel nostro Paese denunciando l’inadeguatezza del servizio, proponendo soluzioni concrete per un trasporto ferroviario regionale e locale moderno, al passo con l’Europa.

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