Umbria a due velocità: e con la macroregione?

L’Umbria, dice l’ex sindaco di Acquasparta Voltero Petrocchi, sarà pure “il cuore verde d’Italia” ma è anche vero che “sto core” ha diverse…”aritmie”

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Voltero Petrocchi

Voltero Petrocchi

di Voltero Petrocchi
Ex sindaco di Acquasparta

L’Università di Perugia aveva il problema Palazzo Cesi ed il Comune di Acquasparta glielo ha risolto con il contributo della Regione e mettendoci soldi propri (dei cittadini di Acquasparta). L’Università, riconoscente, istituisce un Corso di Specializzazione in Beni Storici-Artistici ….a Gubbio.

Per essere un titolo è un po’ lungo, ma è certamente lungo l’elenco di “indizi” che danno ragione a chi sostiene che l’Umbria sarà pure “il cuore verde d’Italia” ma è anche vero che “sto core” ha diverse…”aritmie”.

L’Università a Terni seguita ad essere un percorso “tribolato” come sembra (è) “tribolata” ogni iniziativa che riguarda l’Umbria “saudita” (..definizione di un mio ex amico/compagno):

L’Umbria ha 800.000 abitanti ma lo sono (800.000) sia quando si realizzano gli ospedali di Pantalla e Foligno sia quando..non si realizza quello di Narni-Amelia.

L’Umbria si dice che “è isolata” ma per andare verso le Marche ora c’e (..da Spoleto in su) l’imbarazzo della scelta, lo “strategico” collegamento Terni-Civitavecchia se lo tramandano le generazioni mentre le Acciaierie …ancora sono in dolce (mica tanto) attesa.

Quando si “riassettarono” le Comunità Montane (assessore Liviantoni) quelle del “nord” ottennero una dimensione “umana”, quella di Terni per riunire un centinaio di consiglieri aveva bisogno del centro congressi di Orvieto.

E che dire di strumenti comunitari (PSR) che davano punteggi (..e soldi) ai comuni della fascia appenninica e “tabacchiferi” (..tutti nell’Umbria del Nord) o quello delle aree interne (legge Barca) che “sostiene” comuni quasi tutti con targa PG.

L’ultima voce di dissenso di un consigliere ternano (..di Forza Italia) si è in verità levata… ma per dire che il “Quadrilatero” è merito di Berlusconi e Lunardi.

E allora non ci resta che sperare nella macroregione….con l’augurio che non abbia i tempi della Terni-Civitavecchia.

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