Umbria, oltre 2 milioni per gli affitti solidali

La giunta regionale ripartisce tra i Comuni le risorse a sostegno delle famiglie in difficoltà

Condividi questo articolo su

Ammontano a circa 2 milioni e 300 mila euro – per l’annualità 2015 -, le risorse a favore dei nuclei familiari umbri che, in condizioni di difficoltà socioeconomica, non riescono a pagare il canone di affitto dell’abitazione. Su proposta dell’assessore regionale alle politiche per la casa, Giuseppe Chianella, la giunta ha provveduto al riparto fra i Comuni umbri.

I criteri «Sono stati seguiti i criteri che possono rappresentare il più possibile lo stato di disagio abitativo presente in Umbria – spiega l’assessore -, tenendo conto della popolazione residente, l’incidenza delle abitazioni locate rispetto al totale e la media del fabbisogno rilevato negli ultimi tre anni, in modo da intervenire in maniera più efficace dove il bisogno è maggiore».

Richiesta e disponibilità È alto e in crescita anche in Umbria «il numero delle famiglie che non riescono a far fronte al pagamento dell’affitto e che necessitano del contributo pubblico. A questo incremento non corrisponde però un’adeguata disponibilità di risorse per il Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione che, al contrario, nel corso degli anni, sono progressivamente diminuite. Una drastica riduzione, fino all’azzeramento, dell’impegno economico statale cui la Regione ha cercato di sopperire con maggiori stanziamenti nel proprio bilancio e introducendo alcune modifiche nelle procedure di assegnazione dei contributi».

La premialità Con la riassegnazione delle risorse statali, dal 2014, aggiunge Chianella, «sono stati reintrodotti i criteri di ripartizione adottati fino al 2011 e tutti i Comuni, non solo quelli che li cofinanziavano, sono stati autorizzati ad emanare i bandi per definire le graduatorie degli aventi diritto agli aiuti. Nel riparto dei circa 2,3 milioni di euro per l’anno 2015, la giunta regionale ha stabilito di attribuire una premialità a quei Comuni che hanno integrato con proprie risorse il fondo per la locazione, pari alla metà dell’importo che essi stessi hanno previsto».

Gli esclusi Dalla ripartizione sono stati esclusi i Comuni di Lisciano Niccone, Montone, Poggiodomo, Sant’Anatolia di Narco, Scheggia e Pascelupo, Sellano, Vallo di Nera, Lugnano in Teverina, Montefranco, Montegabbione e Polino in quanto alcuni non hanno ricevuto richieste di contributo per l’affitto e altri non hanno pubblicato i bandi.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli