Spara alla sorella e al fidanzato: arrestato

Marsciano, tragedia familiare giovedì sera a San Valentino della Collina. La donna è gravissima: operata a Perugia. L’uomo ferito alle gambe. Danilo Baldini in carcere a Spoleto

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di P.C.

Mancava da mesi, in queste zone, una nebbia così fitta tanto da coprire tutto, i terreni e le case, con quello che c’è dentro; tutto il deposito di rancori e sofferenze che si accumulano in tante famiglie e all’improvviso vengono fuori. Com’è successo nella serata di giovedì a San Valentino della Collina, frazione di Marsciano (Perugia), il cui nome evoca amore e pace agreste, ma che, come la nebbia, nasconde altre verità.

Sangue e terrore

C’era nebbia anche attorno alla casa su due piani – nei pressi del bivio per Papiano – dove vive la famiglia Baldini, scenario dell’ennesima tragedia familiare, figlia con ogni probabilità di anni di dissapori e incomprensioni. A farne le spese sono stati Cristina Baldini – 32 anni – e il suo compagno (33), feriti a colpi di fucile dal fratello della donna, Danilo, imprenditore di 38 anni che vive nella stessa palazzina ma in un altro appartamento. L’uomo, probabilmente al culmine di una lite, ha imbracciato il proprio fucile da caccia, regolarmente detenuto, sparando dal terrazzo dell’abitazione alla sorella che nel frattempo si allontanava col fidanzato (D.D.L. le iniziali). L’ha colpita al torace e al volto. Ferito anche l’uomo, di striscio, alle gambe.

La corsa in ospedale

Cristina – madre di due bambini – è stata soccorsa dal fidanzato che l’ha portata al pronto soccorso. Sottoposta a un delicato intervento chirurgico, versa in condizioni gravissime nella rianimazione del ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia. Ricoverato anche l’uomo, che sarà operato per le fratture provocate dai colpi. Dall’ospedale è partita la denuncia all’arma dei carabinieri.

Lui non parla

Danilo Baldini, anch’egli padre di due figli, è stato arrestato per tentato omicidio aggravato e lesioni personali dai carabinieri di Marsciano, afferenti alla compagnia di Todi. Stando a quanto trapela si sarebbe consegnato egli stesso. Ma senza fornire spiegazioni sull’accaduto. Ora si trova nel carcere di Spoleto, a disposizione del pubblico ministero Patrizia Mattei. Sull’accaduto indagano anche i militari del nucleo investigativo di Perugia. Sotto sequestro sia il fucile che gli spazi dove il fatto di sangue è accaduto.

Il contesto, le motivazioni

Il ghiaccio è ancora sulle piante e i fili d’erba nella prima mattinata di venerdì quando la notizia si diffonde nei bar e nei luoghi di ritrovo del borgo agreste a pochi chilometri da Perugia: c’è sgomento, nessuno parla, ma lontano dai microfoni le persone esprimono sorpresa per quanto accaduto. La ragazza aveva avuto dei problemi in passato, col fratello c’erano fisiologici dissapori, ma nulla che facesse pensare a un epilogo così tragico.

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