A Carsulae i lavoratori sono preoccupati

In merito al cambio di gestione che sta coinvolgendo il Centro visita e il sito archeologico, chiedono alle istituzioni e all’azienda entrante la tutela del lavoro

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dei lavoratori del Centro visite ‘U. Ciotti’ di Carsulae

In merito al cambio di gestione che sta coinvolgendo il Centro visita ‘U. Ciotti’ e il sito archeologico di Carsulae, che avverrà il 2 gennaio 2020, come lavoratori del Centro vogliamo esprimere alcune posizioni.

Chiediamo che le ore per le aperture del Centro siano destinate esclusivamente alla trattativa degli attuali lavoratori di Carsulae. Diciamo questo perché purtroppo da settimane stiamo assistendo all’ipotesi che i lavoratori della Cascata delle Marmore possano assorbire il piccolo monte orario a disposizione per Carsulae, che significherebbe per noi, attuali lavoratori di Carsulae, la perdita del posto di lavoro. Ricordiamo che la Cascata può vantare un monte orario annuo a disposizione per i lavoratori che è circa 10 volte superiore a quello di Carsulae.

Esistono tre principi che sono l’architrave del nostro agire: il principio universale del diritto al lavoro e la difesa della nostra occupazione; il principio della tutela della nostra professionalità e continuità lavorativa, archeologi, antropologi, personale con esperienza trentennale e una professionalità acquisita nel tempo; la difesa della dignità umana. Noi lavoratori di Carsulae stiamo facendo la nostra parte poiché siamo già disposti e pronti a valutare posizioni contrattuali part-time con una redistribuzione delle ore secondo il principio di mutua solidarietà.

In virtù di questo chiediamo un impegno alle parti in causa: il Comune di Terni può farsi garante di questi principi, il sindacato riesca a dare voce alle posizioni dei lavoratori di Carsulae e Vivaticket, nuova azienda entrante, mantenga la sua disponibilità alla tutela dei lavoratori attualmente impiegati a Carsulae. Come lavoratori intendiamo batterci per il riconoscimento del nostro diritto al lavoro.

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