A Pasqua Terni si veste di musica jazz

Presentata l’edizione numero 2 di Umbria Jazz Spring. Sessanta eventi in cartellone ed oltre cento artisti. Si terrà dal 18 al 22 aprile

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Torna Umbria Jazz Spring a Terni, con l’appuntamento numero 2 – il terzo dopo l’edizione zero e la prima – presentato giovedì mattina presso la sede della Fondazione Carit alla presenza del presidente Luigi Carlini, del patron di UJ Carlo Pagnotta, degli assessori regionali Fabio Paparelli e Fernanda Cecchini e di Walter Cardaci di Erg.

I luoghi di UJ Spring #2

La manifestazione si terrà nel lungo weekend pasquale – dal 18 al 22 aprile – e accoglierà gospel, soul, blues e jazz – i quattro filoni della musica ‘nera’ – con eventi concentrati nel cuore della città e senza soluzione di continuità. «Durante il periodo delle feste pasquali – spiegano gli organizzatori – Terni ospita il più corposo e articolato cartellone di ‘black music’ a livello nazionale. Nei club troverà spazio il jazz, per recuperare la sua atmosfera storicamente più tipica; nel santuario di San Francesco, luogo di preghiera e di ritrovo della comunità dei credenti, il gospel; al Caos, spazio di arte, produzione culturale e aggregazione, il blues, il soul ed i filoni più trasversali. Infine, non è Umbria Jazz senza la marching band, sinonimo di festa, il cui ‘spazio’ per definizione è la strada».

Prezzi e organizzazione

Complessivamente Umbria Jazz Spring#2 offre circa sessanta eventi, per la maggior parte ad ingresso gratuito, con oltre cento artisti in cartellone. «Anche per i pochi concerti a pagamento – spiega l’organizzazione -, in pratica quelli al teatro Secci, il prezzo del biglietto è molto ridotto: 10 euro inclusa la prevendita. Nei club l’ingresso è gratuito con l’obbligo della consumazione». Umbria Jazz Spring è promosso ed organizzato dalla Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz con il sostegno della Regione Umbria e con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni.

I nomi

«Quest’anno ci divertiremo, ce n’è per tutti i gusti – ha detto soddisfatto il patron Pagnotta durante la conferenza stampa -, dai gruppi italiani a quelli oltreoceano». Tra gli ospiti, nei tre club cittadini – Bugatti, Caffé del Corso e Rendez Vous -, sono attesi Dena De Rose in quartetto con Piero Odorici al sassofono, Paolo Benedettini al contrabbasso e il newyorkese Anthony Pinciotti alla batteria, poi il BBB Trio (Flavio Boltro – uno dei più stimati trombettisti europei con Mauro Battistini al contrabbasso e Mattia Barbieri alla batteria), l’esibizione in ‘Modalità trio’ di Nico Gori, Massimo Moriconi ed Ellade Bandini, il Duet formato dallo stesso Moriconi con Emilia Zamuner. Immancabile anche la street parade dei Funk Off (prevista anche alla Cascata delle Marmore), mentre a San Francesco sarà protagonista il Virginia State Gospel Choir, coro fondato nel 1971 e che nel 1997, nel corso di un tour in Italia, cantò in Vaticano per il Papa assieme ad altri grandi artisti, tra cui la leggenda del blues B.B.King.

Gli altri ospiti

Al Caos sono invece in programma i concerti della formazione friuliana dei Licaones, del The New Orleans Mystics (versatile gruppo vocale che fa dell’intrattenimento la principale vocazione) e poi ancora del tentetto newyorchese che accompagna la clarinettista Anat Cohen. Attesi anche il ‘Jimi Hendrix’ della pedal steel guitar, cioè Roosevelt Collier (in quartetto), i Quintorigo – una delle band più originali affacciatesi sulla scena della musica italiana negli ultimi 20 anni – ed infine Thornetta Davis, considerata indiscussa regina del blues a Detroit.

Il ritorno al successo

«Non è detto – ha continuato Pagnotta – che le manifestazioni hanno successo quando si riempono gli stadi, tre club non li abbiamo neanche a Perugia e questo la dice lunga, l’importante è scegliere gli artisti giusti. Io credo che lo abbiamo fatto, poi il 22 aprile capiremo se è davvero stato così. Ma se le cose funzionavano negli anni ’90 dobbiamo tornare a farle funzionare, per questo mi fa piacere che si sia ritornati al periodo pasquale, periodo in cui c’è un turismo diverso dall’estate». Convinto che l’edizione #2 possa «intercettare un pubblico ancora più vasto» anche il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli, che ha sottolineato come Terni «sarà capitale della black music per 5 giorni». «Faremo una campagna di promozione turistica, soprattutto a Roma» ha assicurato. «Siamo felici di sostenere UJ a Terni – ha aggiunto l’assessore Cecchini -, una città che negli ultimi tempi è salita alla ribalta solo per le criticità ambientali. La città ha diritto di far parlare di sé anche per altre cose. Questo è un regalo alla città». Il presidente Carlini, dal canto suo, ha ricordato che la Fondazione «ha sempre sostenuto qusta manifestanzione e lavorato per cercare di qualificare l’evento. Una scelta ponderata, per differenziare l’offerta che UJ può dare». 

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