Acciaio: produzione su, ma non in Italia

A maggio l’output globale è stato in crescita del 2% rispetto al 2016, ma l’Italia – e Terni non è estranea alla cosa – ha invece fatto segnare un calo del 4,7%

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«L’output globale di acciaio nel mese di maggio – scrive il portale specializzato Siderweb – punta ancora verso l’alto. Secondo quanto riferito all’interno del report mensile diffuso dalla World Steel Association, infatti, le acciaierie hanno sfornato complessivamente 143.325 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, pari al 2% in più rispetto al medesimo mese del 2016. Significativo l’aumento registrato anche nel confronto dei primi cinque mesi dell’anno. Con 694.876 milioni di tonnellate, infatti, il periodo gennaio-maggio 2017 supera l’equivalente dell’anno precedente del 4,7%.

La ThyssenKrupp Ast di Terni

La crescita Sette, stando ai dati, i ‘motori’ dell’aumento produttivo: Cina (1,8% in più rispetto a maggio 2016 e +4,4% nei primi cinque mesi dell’anno), India (+6,4% a maggio e +7,4% da gennaio a maggio), Taiwan (+1,3%), Iran (+8,8%), Brasile (+13,2%), Turchia (+9,7%) e Francia (+21,5%). Benino anche gli Stati Uniti (+0,2%) e il Giappone (+0,1%)

Il calo Gli altri Paesi marcano decisamente il passo: «La Germania – scrive Siderweb – fa segnare -1,4%, la Spagna -3,7% e il Regno Unito -16,1%, anche se nel complesso, l’Ue a 28 ha sfornato a maggio 14.758 milioni di tonnellate, in aumento del 2% rispetto al quinto mese del 2016. Male anche il Messico (-1%), la Russia (-1,5%), malissimo l’Ucraina (-25,5%) .

L’Italia Anche se è tornata a superare i due milioni di tonnellate, la produzione italiana di acciaio a maggio 2017 non è sufficiente a far ritrovare il segno positivo nel confronto tendenziale. I dati raccolti dalle acciaierie italiane e diffusi da Federacciai evidenziano infatti che i 2.109 milioni di tonnellate di acciaio prodotti nel quinto mese dell’anno rappresentano una flessione – Terni ovviamente non è estranea alla cosa – del 4,1% rispetto a maggio 2016.

 

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