Acquasparta, nuovo centro raccolta rifiuti

La struttura intercomunale si sviluppa su un’area di 3 mila metri quadrati in via Tiberina. Sabato l’inaugurazione

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Sarà al servizio di circa 17 mila residenti e poco meno di 10 mila utenze, si sviluppa su un’area di 3 mila metri quadrati e sarà accessibile con auto e furgoni. Si tratta del nuovo Centro di raccolta rifiuti intercomunale in via Tiberina ad Acquasparta: l’inaugurazione è prevista per sabato alle 11.

I comuni coinvolti

I materiali – televisori, potatore giardino, rifiuti ingombranti, vernici, olio usato, legno, abiti, pile, batterie, elettrodomestici, lampade, neon ecc. – potranno essere smaltiti dai cittadini di Acquasparta, Avigliano Umbro, Montecastrilli e San Gemini. A realizzare la struttura Cosp Tecno Service: «L’iniziativa punta ad aiutare gli utenti – viene specificato – nella gestione di materiali considerati ‘più scomodi’, non ritirati a domicilio, consentendo anche di aumentare ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata che nei quattro comuni si attesta attualmente intorno al 70% (dato 2018). Questo impianto, già previsto dalla pianificazione d’ambito, rientrava tra i desiderata degli utenti, così come emerso nei mesi scorsi da un sondaggio svolto da Cosp per la verifica del gradimento e delle criticità dei servizi erogati. Con l’apertura del centro intercomunale, il ritiro domiciliare dei rifiuti ingombranti, raeee e sfalci, tornerà alle frequenze previste dal contratto di servizio».

Videosorveglianza

Il centro sarà aperto sia di mattina che di pomeriggio per un totale di 20 ore settimanali. Ci sarà la videosorveglianza e in orario notturno sarà sempre presente un operatore per gestire l’accesso degli utent. «Il centro intercomunale funzionerà come punto d’informazione allo scopo di far crescere la consapevolezza dei cittadini sui servizi a disposizione, con l’ambizione di combattere l’odiosio fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. I residenti di Acquasparta, San Gemini, Montecastrilli e Avigliano potranno consegnare carta, cartone, legno, vernici, ma anche materiale organico, farmaci, pile e in futuro attraverso un accordo tra Cosp e i Comuni interessati potrà essere possibile anche aumentare l’elenco dei prodotti smaltibili».

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