Adiconsum: «Cittadini delusi da partecipate»

Perugia, l’associazione dei consumatori: «Tutelare in ogni sede utenti e consumatori, pronti a ricorrere in tribunale»

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Consorzi rifiuti, aziende di erogazione idrica, società elettriche e del gas, persino università. Le vertenze con gli utenti e i consumatori toccano tutti gli ambiti. E quando un cittadino si sente vessato da un comportamento che ritiene ingiusto o da una pretesa illegittima chiede aiuto alle associazioni di consumatori. Una di queste è l’Adiconsum, che mercoledì ha denunciato un fatto grave: «Le aziende hanno attivato un meccanismo tale che le porta ad ignorare qualsiasi richiesta da parte dell’utente», dice Francesco Ferroni. Per questo l’Adiconsum ha deciso di puntare il dito verso l’alto, coinvolgendo le istituzioni e – se necessario – i tribunali.

FRANCESCO FERRONI: «PRONTI AD ANDARE IN TRIBUNALE» – IL VIDEO

Servizi pubblici Nella maggior parte dei casi, le aziende che ignorano le richieste gestiscono servizi pubblici su commissione pubblica o addirittura insieme alle istituzioni pubbliche, attraverso consorzi o società pubblico-private. «Chiediamo quindi che siamo le stesse istituzioni a pretendere dalle aziende – dice Ferroni – una maggiore attenzione verso il cittadino utente, che viene visto ormai solo come una presa da spolpare anziché come il fruitore di un servizio». Adiconsum chiede quindi che vengano studiate delle sanzioni per le mancate risposte date alle rimostranze delle associazioni di consumatori. Come extrema ratio, Adiconsum non esclude il ricorso alla legge: «Se non saranno le istituzioni a tutelare i cittadini, chiederemo questa tutela direttamente nelle aule di tribunale».

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