Aggressione a Terni: era una lite in strada

La polizia ha ricostruito quanto accaduto sabato sera in via Vico: «Nessuna rapina o aggressione, ‘solo’ una discussione degenerata»

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Si ridimensiona, decisamente, grazie alle indagini svolte dalla polizia di Terni, l’episodio relativo alla presunta aggressione nei confronti di una famiglia ternana avvenuto sabato sera intorno alle 20 in via Vico.

I fatti Due cittadini stranieri – entrambi di nazionalità nigeriana e in Italia come richiedenti asilo – erano stati accusati di aver aggredito un giovane ternano e poi di aver fatto lo stesso con la famiglia del ragazzo intervenuta in suo soccorso. Ma i fatti, secondo gli inquirenti, si sarebbero svolti in un modo decisamente diverso. Gli accertamenti sono ancora in corso – è stato spiegato in una conferenza stampa dal vice questore aggiunto Giuseppe Taschetti e dal sostituto commissario Anna Maria Mancini – ma l’ipotesi sempre più accreditata è quella di una lite in strada poi degenerata.

Le indagini L’attività investigativa ha infatti permesso di appurare che, quella sera, tornando a casa intorno alle 20, il giovane ternano avrebbe visto uno dei due cittadini stranieri fuori dal condominio in cui vive e gli avrebbe chiesto per quale motivo si trovasse lì. Quest’ultimo, che stava aspettando un amico che era in tabaccheria per comprare una scheda telefonica, gli aveva dato questa spiegazione. Il secondo cittadino straniero ha tardato nell’acquisto e il giovane ternano ha ipotizzato che quella ricevuta fosse una giustificazione inventata per ‘coprire’ ben altre intenzioni: una parola tira l’altra ed è nata una lite, con aggressione reciproca, che ha coinvolto la famiglia italiana ed entrambi i cittadini stranieri che  si erano muniti di due rami da usare come armi improvvisate.

L’indagine-lampo condotta dalla squadra Volante è stata illustrata dal sostituto commissario Anna Maria Mancini: «Attraverso le immagini dell’impianto di video sorveglianza della tabaccheria che si trova in via Vico – ha detto – sono state identificate tutte le persone coinvolte. I due giovani nigeriani, di 19 e 18 anni, incensurati e in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari, sono stati rintracciati grazie anche al supporto di alcuni connazionali e delle associazioni che si occupano di accoglienza. Uno di loro, il 19enne, nella colluttazione ha riportato lesioni al volto giudicate guaribili in dieci giorni». Quest’ultimo non si è recato in ospedale, «perché non pensava di avere diritto all’assistenza sanitaria. Le immagini hanno comunque escluso fughe repentine, tanto che i due stranieri sono rimasti per un po’ di fronte alla tabaccheria per cercare di spiegare l’accaduto. Questo ci porta ad escludere tentativi di rapina o comunque azioni legate a reati predatori».

Informativa in procura Al momento non risultano denunce ma la polizia di Stato ha inviato in procura un’informativa contenente la ricostruzione dettagliata dell’accaduto. L’ipotesi – in attesa che l’autorità giudiziaria proceda – è quella di ‘lesioni reciproche’, come spiegato dal capo di Gabinetto della questura, Giuseppe Taschetti.

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