Alcantara, nuovo impianto e occupati

Inaugurato l’ampliamento della produzione, i soci giapponesi: «Lo sviluppo proseguirà». L’ad Boragno: «Puntiamo agli 800 dipendenti»

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Il piano di ampliamento quinquennale del sito produttivo, annunciato due anni, prosegue a tappe serrate, anche perché la domanda continua a crescere a «livelli esponenziali»: ancora buone notizie dalle parti dell’Alcantara di Nera Montoro, a Narni, dove venerdì è stato inaugurato ufficialmente un nuovo impianto produttivo, risultato della prima tranche dell’investimento da oltre 100 milioni di euro programmato tra il 2017 e il 2018. Un taglio del nastro ‘benedetto’ non solo dal presidente e ad di Alcantara, Andrea Boragno, e dalle istituzioni locali (a partire dalla presidente della Regione Marini), ma anche del ceo di Toray Industries – principale azionista di Alcantara -, Akihiro Nikkaku, e dell’ambasciatore del Giappone in Italia, Keiichi Katakami.

PARLA IL CEO ANDREA BORAGNO – VIDEO

I numeri

Iaci (Increase Alcantara capacity installed-Aumento della capacità produttiva installata) è il nome del progetto che porterà nel 2019 un incremento del 15-20% della capacità produttiva, con un aumento di produzione fruibile dalla seconda metà dell’anno. Aumento che ha già portato e porterà anche nuova occupazione: dall’annuncio degli investimenti si è passati da un totale di 482 unità a 552 (+12,7%), mentre a partire da questo mese saranno assunte altre 20 persone circa in più, con l’obiettivo di arrivare entro il 2023 a circa 800 (+35%). Oltre agli operai saranno assunti ricercatori, processisti e tecnici specialisti in sostenibilità, sicurezza e ambiente, qualità, recupero energetico ed economia circolare. Impatti positivi in termini di guadagni e occupazione sono attesi inoltre anche nell’indotto.

L’ambiente

Proprio lo sviluppo ecologicamente sostenibile è uno dei punti centrali del piano quinquennale, come sottolineato da Boragno. «L’avviamento del nuovo impianto – ha detto – è un momento molto importante e simbolico per noi, è la conferma della nostra volontà di crescita, del posizionamento del brand che ci ha premiato in questi anni, nell’aver saputo generare una forte crescita della domanda. Al tempo stesso, perché l’investimento ridurrà l’impatto energetico e quello ambientale, Alcantara ribadisce la propria vocazione e il suo serio impegno sul fronte della sostenibilità».

Collaborazione con il Sol Levante

Un impegno che è stato sottolineato anche dal ceo di Toray, che ha sottolineato la filosofia industriale del gruppo nel creare nuovo valore trovando però un equilibrio tra economia, società e ambiente. «Alcantara – ha affermato – è uno dei più importanti siti che rappresentano Toray nel mondo e continuerà sicuramente ad espandersi anche in futuro, per rispondere alla crescente domanda di mercato». L’ambasciatore ha dal canto suo sottolineato come Alcantara rappresenti «un caso di successo che testimonia la perfetta sinergia tra Giappone e Italia e che dà un supporto agli scambi tra i due Paesi».

Regione e Comune ‘gongolano’

Inevitabile la soddisfazione anche da parte delle istituzioni locali: la governatrice Marini si è detta «orgogliosa che Narni e l’Umbria siano sede di una produzione che può contare in tutto il mondo solo questo sito produttivo, che tra l’altro sperimenta appicazioni tecnologiche sempre più nuove. In un contesto di difficoltà per la nostra regione durato anni – ha proseguito -, questa azienda ha fatto un investimento importante, informandoci sempre delle scelte strategiche e industriali, e porta ad una crescita occupazionale, elemento sociale rilevantissimo». Per De Rebotti «la presenza della rappresentanza giapponese testimonia la grande attenzione per questo stabilimento e per lo sviluppo del nostro territorio. Si apre una pagina nuova, grazie ad un investimento che punta allo sviluppo sostenibile sia nella produzione che nel prodotto».

I mercati

Ecco i numeri dello sviluppo: nell’arco degli ultimi nove anni, dal 2009 al 2018, il fatturato di Alcantara è passato da 64,3 a 197 miloni, con un aumento di oltre il 300%. La crescita è stata registrata soprattutto all’estero, dove l’azienda realizza il 90% del fatturato, con un forte incremento non solo in Giappone, ma anche in Cina, Corea e Stati Uniti. Alla ricerca sul prodotto è destinato il 3% del fatturato, quasi 6 milioni di euro. Il giro di affari per la chiusura dell’anno al 31 marzo 2019 è di 204 milioni di euro. Lo stabilimento di Nera Montoro, invece, attualmente ricopre una superficie di 450 mila metri quadri e sono in corso la costruzione di fabbricati e l’installazione di nuove macchine.

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