Alessandro Riccetti, Terni prega per lui

In chiesa veglia funebre per lui. Il sindaco Di Girolamo e il prefetto Pagliuca a casa del 33enne. Le vittime trovate, intanto, sono 25

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L’ultima foto di Alessandro Riccetti inviata alla fidanzata

Una veglia di preghiera, nella chiesa di San Cristoforo, è stata organizzata mercoledì sera dal parroco don Franco Semenza per Alessandro Riccetti, il 33enne ternano rimasto ucciso nel crollo dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) nel quale lavorava. Nella chiesa la commozione è palpabile, anche se contenuta. Tante le persone intervenute per farsi forza e dare soprattutto un sostegno tangibile ai familiari del ragazzo, in un momento così difficile.

Il prefetto Poco prima delle 17 il prefetto Angela Pagliuca – accompagnata dagli operatori della Croce Rossa Italiana di Avigliano, dagli agenti della polizia municipale e dai carabinieri del comando stazione di Terni – si è recata nell’abitazione della famiglia.

IL PREFETTO ANGELA PAGLIUCA HA FATTO VISITA ALLA FAMIGLIA – IL VIDEO

Il dramma Alessandro è stato estratto dalle macerie nella notte tra martedì e mercoledì ad allo zio è toccato il terribile compito di riconoscere il suo corpo. Le vittime accertate ora sono 25, mentre 4 restano i dispersi.

TERNI RICORDA ALESSANDRO: «UN RAGAZZO SPECIALE» – IL VIDEO

Il sindaco a casa di Alessandro

Il sindaco Leopoldo Di Girolamo, nel primo pomeriggio di mercoledì, si è recato a casa del giovane scomparso, per portare personalmente alla famiglia una parola di condivisione del dolore, a nome dell’intera città e della regione.

La rassegnazione «Ho appreso la notizia questa mattina da Facebook», racconta un amico d’infanzia di Alessandro, raggiunto telefonicamente da umbriaOn. «Posso essere sincero? Nelle ultime ore, la speranza aveva iniziato a lasciare spazio alla rassegnazione. Mentre vedevamo che da sotto quelle macerie e neve i soccorritori non riportavano alla luce che corpi senza vita, per Alessandro speravamo, ormai, solamente in un miracolo. Ancora non ho sentito la famiglia di Alessandro, voglio lasciargli qualche ora per elaborare ciò che è accaduto, il dolore è enorme ma sono sicuro che la loro fede nel Signore gli sarà di aiuto nel superare anche questo enorme dolore. Per quanto riguarda, invece, la fidanzata sinceramente non la conosco, non so se ha rapporti con la famiglia».

Le operazioni Al personale della Croce Rossa di Avigliano Umbro, nelle prime ore di mercoledì mattina, è toccato il compito di portarsi nell’abitazione della famiglia di Alessandro per recuperare alcuni effetti personali dello sfortunato giovane e portarli poi alla mamma, che è all’ospedale di Pescara dove è stato trasferito il corpo dello sfortunato ragazzo. Il presidente della Cri di Avigliano, Matteo Sciarrini, in questi terribili giorni e insieme a tutti gli operatori della Croce Rossa, è stato sempre vicino ai familiari di Alessandro: «La situazione emotiva è pesante. Da parte nostra cerchiamo di fare tutto quello che possiamo. Si tratta di un momento molto difficile». A Pescara ci sono la madre, il fratello e lo zio di Alessandro – Massimo Riccetti, ex dirigente del Comune di Terni – mentre la nonna materna e la sorella sono a Terni, nella casa familiare di Cardeto.

I SOCCORRITORI AL LAVORO – IL VIDEO

Speranza vana Il giovane, che in passato ha lavorato anche in strutture alberghiere del ternano, si trovava nell’hotel abruzzese in quanto impiegato da poco più di un anno presso la reception e la speranza che potesse esserci anche lui tra persone sopravvissute aveva per qualche ora fatto battere il cuore all’intera comunità ternana. Purtroppo, però, così non è stato.

Autopsia e funerali La salma di Alessandro si trova all’ospedale di Pescara e giovedì potrebbe essere trasferita nel vicino nosocomio di Chieti dove è prevista l’autopsia, eseguita su disposizione dell’autorità giudiziaria. Successivamente verrà trasportata a Terni per i funerali che potrebbero tenersi nella giornata di venerdì.

LE PERSONE ESTRATTE VIVE – IL VIDEO

Alessandro con i colleghi di Rigopiano

Alessandro (a sx) con i colleghi di Rigopiano

Il dolore Alessandro viveva con la madre Antonella, il fratello più grande, la sorellina più piccola e la nonna materna in un appartamento del quartiere Cardeto, a Terni. Il padre, un ex dipendente Ast, è scomparso circa dieci anni fa causa una terribile malattia. Il giovane, fidanzato con un ragazza brasiliana, ha lavorato anche in Germania e in Francia. A Terni, e non solo, era molto conosciuto e stimato per la sua intraprendenza che – unita ad un’ottima conoscenza delle lingue – lo aveva portato a lavorare anche all’estero. Ad Alessandro Riccetti non mancava di certo la ‘voglia di fare’, unita al forte senso di responsabilità verso la famiglia, ad una disponibilità e una dedizione uniche che tutti – a partire dagli amici – gli riconoscevano.

 

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