Allevamenti ittici: «Sequestro revocato»

Parla la Ittica Tranquilli s.r.l. dopo l’operazione dei carabinieri: «Le aziende non producono, non utilizzano e non disperdono nell’ambiente sostanza pericolosa alcuna»

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della Ittica Tranquilli s.r.l.
Società agricola

Recentemente la Ittica Tranquilli srl e la Società agricola Santocore&C.snc, società che operano nel settore dell’acquacoltura da circa 50 anni senza mai aver causato danni all’ambiente, tantomeno alle acque dei fiumi dove operano, sono apparse su quotidiani on line e testate giornalistiche con accuse improprie e false – si trattava di una nota dei carabinieri forestali, ndr – che le accusano di operare senza i necessari permessi e di rilasciare nei fiumi sostanze inquinati e veleni.

IL SEQUESTRO PREVENTIVO

Nel caso specifico, si parla di sequestro di aziende, omettendo però di precisare che a distanza di appena 48 ore dalla notifica alle aziende del provvedimento di sequestro preventivo, il Pubblico Ministero assegnatario del fascicolo ha, con decreto motivato, revocato il sequestro, essendo già presente l’autorizzazione dell’impianto di allevamento ittico riconducibile alla società agricola Santocore e C. snc, sito in Cerreto di Spoleto.

Si dimentica anche di precisare che le cosiddette autorizzazioni mancanti, in realtà sono sempre state in possesso delle aziende coinvolte che ne hanno semplicemente richiesto il rinnovo a marzo 2016 . Seppur le relative istanze siano provviste di tutti i pareri favorevoli, ad oggi, non sono stati ancora emessi i relativi provvedimenti autorizzatori che, peraltro,nel merito, nessuna modifica andranno ad apportare rispetto a quanto già precedentemente autorizzato.

È altresì doveroso precisare che le aziende non producono, non utilizzano e non disperdono nell’ambiente sostanza pericolosa alcuna, bensì quelle stesse sostanze inserite all’interno delle proprie autorizzazioni solo perché già presenti nelle acque del torrente dove insistono gli impianti. Crediamo di fare buona opera insegnando che le trote allevate in tali aziende sono molto sensibili agli inquinamenti, si tratta infatti di una specie ittica ampiamente utilizzata negli anni passati come sentinella per la sicurezza delle acque potabili, addirittura presso l’acquedotto della città di Parigi.

Le trote presenti negli impianti interessati stanno molto bene in salute, a dimostrazione di una elevata qualità dell’acqua che confrontata con le tabelle delle leggi vigenti ne esce come acqua che potrebbe essere utilizzata direttamente come acqua potabile. Altro che veleni scaricati nel fiume Nera.

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