Alta Valle del Tevere: «L’industria è vitale»

Confindustria Umbria: «Il tessuto produttivo tiene grazie all’aggregazione, all’innovazione, all’export e alla qualità dei collaboratori»

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Nel territorio dell’Alta Valle del Tevere «raccogliamo i frutti di un intenso sforzo compiuto dalle imprese negli ultimi anni sul fronte dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e dell’aggregazione». Lo ha sottolineato il presidente della sezione territoriale Alta Valle del Tevere di Confindustria Umbria, Fiorenzo Luchetti, in occasione della conferenza stampa di fine anno che si è svolta nella sede dell’associazione al centro servizi di Cerbara cui hanno partecipato anche Giorgio Zangarelli, presidente della sezione grafica e cartotecnica di Confindustria Umbria e l’imprenditore Enzo Grilli.

Segnali positivi «Finalmente arrivano segnali positivi – ha aggiunto – seppure all’interno di un contesto che negli ultimi anni è stato fortemente segnato dalla crisi. I comparti produttivi fortemente radicati in questa parte dell’Umbria come la meccanica – agricola, automotive, avanzata – e la grafica-cartotecnica stanno nuovamente allargando la produzione e ampliando i loro orizzonti internazionali. Si sta affermando in modo costante anche l’agroalimentare e riceviamo segnali positivi anche dall’industria tessile. Purtroppo continua a soffrire la filiera delle costruzioni e l’industria del legno».

Principali criticità Nonostante tra il 2007 e il 2014 le 616 società di capitali con sede nel comprensorio dell’Alta Valle del Tevere abbiano registrato una flessione del fatturato pari a 350 milioni di euro, a partire dal 2015 si è avvertito un miglior andamento che fa parlare di ripresa. «Vi sono segnali incoraggianti – ha detto Luchetti – le aspettative degli imprenditori, la ripresa del lavoro e il miglioramento della dinamica del credito. La principale criticità resta quella legata alla carenza di infrastrutture di collegamento, nonostante i tanti annunci, ci troviamo ogni anno a sottolineare il degrado della E45, lo stallo della Due Mari, lo smantellamento sistema ferroviario. Abbiamo invece la fortuna di poter contare su collaboratori affidabili e competenti che contribuiscono al successo delle nostre aziende». A tal proposito Luchetti ha sottolineato l’impegno a continuare a intessere e a coltivare «i rapporti con il mondo della formazione con il quale da sempre c’è uno scambio volto ad avvicinare l’impresa alle giovani generazioni».

Imprese umbre Giorgio Zangarelli ha sottolineato «la capacità di espansione e la vivacità delle imprese grafiche-cartotecniche del territorio» e si è soffermato sul progetto ‘Imprint-Stampo umbro’, «il network di imprese umbre del settore grafico-cartotecnico promosso da Confindustria Umbria nato per dare forza al distretto, per renderlo ancora più competitivo e supportarlo nella ricerca di nuovi mercati». Il gruppo di aziende di Confindustria Umbria che compone il progetto «raccoglie le eccellenze dell’industria manifatturiera regionale del settore stampa editoriale, pubblicitaria, grafica, cartotecnica e packaging alimentare, storicamente uno dei distretti industriali più importanti in Europa. Attraverso la valorizzazione di tutte le fasi produttive, dalla pre-stampa, alla stampa e finitura, al confezionamento, le aziende di Imprint intendono comunicare un prodotto che unisce la qualità dell’antica arte della stampa all’innovazione e all’efficienza di un servizio in linea con le esigenze del mercato».

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