Alta velocità: Perugia ‘sogna’ il Frecciarossa

Mozione unitaria dell’assemblea legislativa da far valere davanti al Governo e a Trenitalia. Frena l’assessore Chianella: «Servono risorse»

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Arretramento del Frecciarossa 1000 da Arezzo a Perugia, nuovo servizio Freccia Terni-Perugia-Milano con transito a Spoleto, Foligno e Assisi, Fermata del Frecciabianca a Spoleto e rafforzamento dei collegamenti sull’asse Roma-Terni.

L’assemblea Sono questi i capisaldi che la giunta regionale si è impegnata a far valere davanti a Governo e Trenitalia per portare l’Alta velocità anche in Umbria. Quattro mozioni, riunite in una, e approvate all’unanimità dall’assemblea legislativa su proposta dei consiglieri Leonelli, Smacchi, Casciari e Guasticchi del Pd, Liberati e Carbonari del M5S, Ricci, Squarta e Fiorini.

La seduta Una seduta ad hoc, quella di martedì, per l’illustrazione delle mozioni da far valere nella contrattazione in ambito nazionale. La prima, quella firmata dai consiglieri del Pd, punta a portare l’Alta velocità proprio a Perugia in quanto «è la più realizzabile nel breve periodo. Soluzione sicuramente non esaustiva di tutte le esigenze di collegamento dell’Umbria – ha chiarito Leonelli – ma che rappresenta comunque un punto di partenza che non preclude la possibilità di concretizzare le altre ipotesi in campo.  Permetterebbe l’arrivo a Milano in prima mattinata così da soddisfare le esigenze di una clientela ‘business’ in partenza dal capoluogo umbro».

Le mozioni Nella prima mozione firmata dai consiglieri del Pd si chiedeva l’attivazione in tempi congrui del servizio sperimentale della corsa di Frecciarossa con arretramento della linea da Arezzo a Perugia; il gruppo consiliare pentastellato chiedeva alla Regione di presentare una manifestazione di interesse ufficiale a Trenitalia per collegare con treni Freccia le città umbre di Perugia, Assisi, Foligno, Spoleto, Terni, anche attraverso la sostituzione dell’attuale Intercity ‘Tacito’ Terni-Milano, collegando tutte le principali comunità regionali sul modello di quanto già accaduto in Basilicata. E di prevedere inoltre la futura stazione di ‘Perugia aeroporto’ quale ulteriore cruciale snodo logistico di profilo regionale e interregionale.

Ritardi e sviluppo «Il forte ritardo accumulato su questo tema – ha commentato Liberati – oggi rappresenta una grave criticità per l’economia regionale e c’è bisogno di avviare immediatamente una trattativa con Trenitalia onde conseguire collegamenti rapidi e diretti alla nostra regione, quale forma di compensazione necessaria per il post sisma, con un deciso incremento dell’attrattività generale, aggiornando il Piano regionale dei trasporti alla luce degli eventi occorsi». Fondamentale per lo sviluppo dell’Umbria il nodo dell’Alta velocità anche secondo il consigliere Ricci che, con le sue due mozioni, chiedeva invece l’impegno della Giunta per «trasformare in Freccia Rossa 1000 il ‘Tacito’ che parte da Terni, direzione Milano con fermate a Spoleto, Foligno, Assisi, Perugia, Terontola, Firenze e Bologna, e di istituire la stazione ferroviaria all’aeroporto; oltre ad un forte intervento della Regione verso Trenitalia e il ministero dei Trasporti perché venga prevista la fermata dei convogli ferroviari Frecciabianca nella stazione di Spoleto come misura compensativa, con costi assunti dal Governo, per i danni d’immagine indotti dal sisma 2016/17 alle attività economiche e al turismo». 

‘Coi piedi per terra’ A placare gli animi, però, ci ha pensato l’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella che ha ricordato che «quando è stato approvato il Piano trasporti, nel Natale 2015, non ho sentito solo una parola sul Frecciarossa in Umbria. C’è un problema di risorse: possiamo chiedere tutto ma dobbiamo reperire le risorse. Per quanto riguarda la questione del Frecciabianca a Spoleto, noi abbiamo chiesto più volte la fermata a Spoleto, anche in occasione del Festival, ma non ci hanno risposto. Il Comune di Senigallia l’ha avuta la fermata del Freccia bianca. Pagando. Comunque resta l’impegno su questa fermata come su collegamenti più veloci sulle tratte Ancona-Roma e Terni-Perugia. Ricordo anche gli importanti investimenti sul materiale rotabile, con i Freccia bianca che faranno probabilmente servizio sulle tratte regionali. Per quanto riguarda le misure compensative dopo il terremoto, ci si può ragionare. Freccia link non è stato richiesto da noi, lo ha attivato Trenitalia».

‘Servono risorse’ Queste, dunque, sono solo opzioni sul tavolo, che devono ancora essere discusse e fatte valere a livello nazionale. Per Chianella è dunque necessario «restare coi piedi per terra, cerchiamo di fare quello che è possibile, non escludiamo altre possibilità per garantire la maggiore efficienza. Per onestà intellettuale – ha chiarito l’assessore – va detto che la giunta stava già lavorando a queste ipotesi prima di questa assemblea. Le tante fermate dell’alta velocità che sono state ipotizzate non tengono conto delle difficoltà tecniche esistenti. Non a caso la Toscana non ha ottenuto le stazioni che voleva».

Piano trasporti C’è, dunque, in ballo, l’ipotesi di rivedere il Piano trasporti, come suggerito dal consigliere di Forza Italia Raffaele Nevi e concordato da Eros Brega. «Oggi però – ha commentato Marco Squarta – possiamo dare un segnale importante mentre in tutti questi anni non è stato fatto nulla per avere l’alta velocità. Non possiamo rinviare ancora, servono atti di indirizzo precisi dato che anche la Giunta ha aperto sull’arretramento del Frecciarossa da Arezzo a Perugia. Una prima pietra per far uscire l’Umbria dall’isolamento». Almeno sulla carta.

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