Ambiente a Terni, Prc: «Arpa e Usl2 assenti»

Rifondazione Comunista denuncia «l’immobilismo e la mancanza di risposte delle Istituzioni di fronte ai dati relativi all’inquinamento»

Condividi questo articolo su

del Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Terni

Rifondazione Comunista denuncia l’immobilismo e la mancanza di risposte delle Istituzioni, dell’Arpa e dell’ASL di fronte ai dati relativi all’inquinamento della Conca Ternana.

Già nella scorsa primavera avevamo più volte denunciato la gravità della situazione, con particolare riferimento al territorio Narnese, che aveva fatto registrare i dati più preoccupanti relativamente a polveri sottili, ozono ed IPA. In base a questi dati, la lista  Sinistra per Narni” ha organizzato una assemblea pubblica per presentare lo studio dell’ASL 2 che metteva in relazione l’inquinamento dell’aria con malattie e mortalità nel Comune di Narni, dando seguito ad un analoga iniziativa effettuata nel Comune di Terni. Sia l’Arpa che l’ASL 2 non hanno dato disponibilità alla partecipazione, denotando scarsissima attenzione ai problemi ed alle richieste della popolazione.

Successivamente Rifondazione Comunista, insieme al PCI e Sinistra per Narni, rispondendo alle richieste dei partecipanti all’assemblea, ha inviato al Direttore Regionale dell’Arpa la richiesta ufficiale di avviare una indagine per capire come mai i dati sull’inquinamento del Narnese avessero fatto registrare, negli ultimi due anni, un notevole incremento nonostante il calo demografico e la crisi industriale. Non vi è stata alcuna risposta !!!!

A nostro avviso questa mancanza di sensibilità e di attenzione alle richieste provenienti dal territorio è anche conseguenza della decisione di esautorare la sede provinciale di Terni, accentrando tutte le sedi decisionali su Perugia. Effetto, questo, del discusso progetto di riorganizzazione dell’Agenzia, imposto in maniera unilaterale dal Direttore generale dell’ARPA, che il PRC ha contestato fin dal primo giorno. Questo accentramento ha comportato un completo distacco tra l’Ente ed il territorio ternano che è quello realmente interessato ai problemi derivanti dall’inquinamento.

Ricordiamo che precedentemente l’Arpa Provinciale di Terni era stata estremamente disponibile al confronto ed aveva sempre partecipato alle iniziative promosse sul territorio come quella, da noi organizzata, nel quartiere Le Grazie, in seguito alla quale era stato predisposto un controllo con centraline mobili, per capire le motivazioni degli allarmanti dati rilevati nella zona.
Attualmente non si riesce più a colloquiare con l’ARPA che, invece di rispondere alle legittime richieste della popolazione, riportando le sedi decisionali nel territorio realmente interessato ai problemi ambientali, organizza convegni, di discutibile utilità, nel Perugino.

Altra vicenda, che dimostra la scarsissima attenzione delle Istituzioni ai problemi dell’inquinamento ambientale, è quella relativa alla delibera Regionale che nel mese di Marzo ha istituito una Commissione per realizzare uno studio epidemiologico relativo alla Conca Ternana che approfondisse la relazione tra l’inquinamento, le malattie e la mortalità. Questo studio era stato richiesto in seguito al ricorso al TAR da parte del Comune di Terni e del Comitato “ No Inceneritori”, contro la decisione della Regione di concedere alla Tozzi Holding il permesso di riavviare l’inceneritore ubicato nella zona di Maratta.

La nostra convinzione è che non sarebbero necessarie ulteriori indagini, ritenendo già sufficienti i dati a disposizione per capire che il livello di inquinamento della conca ternana è tale da impedire l’autorizzazione di ogni impianto che produca ulteriori danni alla salute pubblica.

Tuttavia lo studio sarebbe ben accetto se servisse a togliere alibi a chi non vuol prendersi le proprie responsabilità e soprattutto se aiutasse a bloccare ogni presente e futura autorizzazione di impianti inquinanti e ad avviare, invece, un indispensabile processo di bonifica.

Dal mese di Marzo sono passati sei mesi e della Commissione non si ha alcuna notizia, mentre è prossima la data della decisione del TAR sui ricorsi. 

Rifondazione Comunista chiede che tutti i soggetti facenti parte della Commissione si attivino immediatamente per dare risposte, forse ormai tardive, e che questi organismi non siano, come al solito, solo un alibi per giustificare l’immobilismo e la mancanza di risposte dei soggetti preposti a garantire la salute dei cittadini.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli