Ambiente Umbria: «L’Auri che vuol fare?»

Lucio Pala (Borgogiglione), Fabio Neri (NO Inceneritori Terni) e Roberto Pellegrino (Umbria Rifiuti Zero) chiedono spiegazioni al presidente Cristian Betti

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Riceviamo e pubblichiamo una LETTERA APERTA al presidente dell’Auri Umbria, Cristian Betti, di Lucio Pala, presidente dell’Osservatorio Borgogiglione; Fabio Neri, presidente del Comitato NO Inceneritori Terni e Roberto Pellegrino presidente del Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero

In data 23 ottobre Le abbiamo chiesto un incontro per presentarLe preoccupazioni e perplessità diffuse nei nostri territori per le notizie riguardanti la gestione rifiuti e per conoscere le linee guida del Piano d’Ambito regionale che l’AURI sta predisponendo.

Non avendo ancora avuto modo di incontrarLa, visto che di questi tempi l’incarico di Sindaco di Corciano La impegna molto, Le anticipiamo e rendiamo pubblici i temi del colloquio, così da facilitare il confronto e sottolineare sia l’urgenza dei problemi sia la necessità di chiarezza/rispetto con i cittadini.

In estrema sintesi, le nostre riflessioni si sviluppano a partire dai seguenti punti:

Discariche (non solo Borgogiglione): prima si chiudono e meglio è. I contenziosi con i residenti e le indagini aperte dalla Magistratura ce lo confermano.

NO all’inceneritore: Terni ha già dato! Altre localizzazioni allo studio sembrano solo proposte estemporanee e comunque dannose. Non raccontiamo la favola del CSS da esportazione… E non si cavalchi l’allarme dell’“emergenza regionale”: evidente da tempo l’incapacità di visione e/o la disponibilità a trovare soluzioni alternative.

Una politica dei rifiuti da rovesciare radicalmente, mettendosi nell’ottica dell’economia circolare, a partire dal recupero vero degli scarti organici per contrastare l’inaridimento della terra umbra. Prevenire e ridurre all’origine, recuperare e riciclare quanto più possibile. Le vuote cifre sui traguardi nella RD non ci appassionano più, visto che per lo più si tratta di “partite di giro”.

In questi ultimi mesi, in particolare, mentre arrivano al pettine i nodi irrisolti delle politiche regionali rileviamo un’inerzia grave degli enti preposti (diciamo pure: uno scarica-barile!) e un vacuo chiacchiericcio tutto interno al palazzo regionale e ad uso mediatico. Nulla a che vedere con i principi di trasparenza e partecipazione, diritti dei cittadini bistrattati quanto mai prima.

A seguire, i chiarimenti che attendiamo dal Presidente dell’Auri:

Nell’audizione con i Consiglieri regionali su “servizi di raccolta domiciliare, situazione impiantistica regionale e smaltimento dei rifiuti”, una settimana fa l’Assessore all’ambiente Fernanda Cecchini (con il Direttore dell’AURI Giuseppe Rossi) ha allungato la vita delle discariche umbre fino al 2024: la precedente relazione degli esperti della Regione ne prefigurava l’esaurimento nel 2019. Possiamo avere dati meno ballerini e possibilmente certificati?

Dopo l’arresto degli impianti di Pietramelina e Borgogiglione, dove sono andati e dove continueranno ad andare i rifiuti dell’Ambito territoriale perugino? Chi fa i trasporti e a quanto ammontano queste spese straordinarie? È giustificata e legittima la riduzione del servizio raccolta e svuotamento dei cassonetti, che si sta verificando in questi Comuni rispetto agli impegni contrattualmente definiti?

Il Piano d’Ambito regionale, compito prioritario dell’AURI, sempre secondo l’assessore Cecchini (che in estate lo dava per urgente!) sarà per la fine del 2018: da Ponzio a Pilato, andata e ritorno!

Quali sono le tappe e i tempi effettivamente previsti dall’AURI? Se non cambia il Piano regionale (2009), quali margini di autonomia e di innovazione rimangono all’AURI?

La scelta di produrre CSS (rifiuti trattati come combustibile) in Umbria sarà confermata? Per quante tonnellate annue effettive?
Quali impianti si stanno prevedendo in alternativa alle discariche e all’inceneritore, incluso già nel Piano Regionale e poi ribadito dal Decreto governativo “Sblocca Italia”?

Quali iniziative concrete per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti all’origine? Quali forme di trasparenza, partecipazione e controllo civico sulla gestione del servizio ha attivato finora l’AURI?

Sperando in un confronto diretto e concreto, e comunque certi di poter ricevere a breve risposte e chiarimenti sulle questioni sollevate, La salutiamo e la ringraziamo dell’attenzione.

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