Amianto, Paparelli ‘richiama’ Pennesi

Il vice presidente della Regione Umbria al capo dell’ispettorato nazionale del lavoro su Terni, Foligno e Narni: «Noi abbiamo prodotto atti, lui non so nemmeno se li ha letti»

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Paolo Pennesi

Già ad agosto 2016 gli erano arrivate delle bordate mica male – ad opera della vice ministro Bellanova – che, dopo che il capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi, era stato ascoltato dalla seconda commissione del consiglio regionale dell’Umbria sulla questione amianto a ThyssenKrupp Ast di Terni, Sgl Carbon (oggi Sangraf) di Narni e Officine Grandi Riparazioni di Foligno , aveva tuonato contro di lui: «Voglio vederci chiaro – ha tuonato Bellanova – e capire a quale titolo abbia parlato Pennesi e chi lo abbia autorizzato a farlo. Scriverò una lettera al ministro del lavoro Poletti e una al presidente del consiglio Renzi, chiedendo che facciano chiarezza in fretta. Perché non che se uno non ha proprio niente di meglio da fare, può andare in giro a far nascere aspettative improponibili e mettere così in difficoltà tutti noi». A adesso un altro ‘richiamo’ a Pennesi arriva dal vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli.

Liberati e Carbonari

L’occasione Tutto è avvenuto durante il question time in Regione: i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, avevano interrogato l’assessore regionale Fabio Paparelli per sapere «se c’è stata interlocuzione tra la giunta regionale e il governo nazionale, ed eventualmente con quale esito, a seguito della mozione approvata nel maggio 2016 che impegnava la Regione a richiedere i benefici sull’amianto per i lavoratori ThyssenKrupp di Terni, Sgl Carbon di Narni e Officine Grandi Riparazioni di Foligno».

L’amianto Liberati ha ricordato che «centinaia e centinaia di lavoratori stanno tuttora attendendo lo scivolo, i benefici previdenziali legati alla prolungata esposizione all’amianto da parte delle maestranze ben oltre il 1992, anno di cessazione della commercializzazione dell’Eternit» e che «una recente conferenza stampa di Cgil-Cisl-Uil, quanto a malattie connesse all’amianto, ha indicato in 96 le vittime registrate per mesotelioma nel periodo 2011-2015; 70 malattie professionali legate all’asbesto sono state poi segnalate nel 2013 presso Inail, mentre i lavoratori deceduti sono 11. Sono invece ben 418 le persone colpite da mesotelioma, stando al registro tumori umbro nell’ultimo decennio. Analogamente il problema denunciato su TK, si pone pure per Sgl Carbon di Narni, le Officine Grandi Riparazioni di Foligno e altre realtà produttive, dove è verificata la presenza di manufatti in cemento-amianto. Non siamo riusciti a capire come ha agito la giunta dopo il pronunciamento di quest’aula, visto che è passato quasi un anno e mezzo e nel frattempo abbiamo visto che a Torino, sempre ThyssenKrupp, sono state concesse maggiorazioni contributive fino all’anno 2003 e prepensionamento, a Terni no. L’Umbria è in posizione di evidente arretramento e trascuratezza».

Fabio Paparelli (Foto A.Mirimao)

«Chiamate Pennesi» Il vice presidente Paparelli ha risposto che «proprio perché la vicenda è particolarmente delicata verrebbe spontaneo chiedere quali sono state le conclusioni dei dirigenti del Ministero che avete ascoltato in commissione consiliare, dopo la quale ho scritto immediatamente al Ministro del lavoro. Penso che quel dirigente del Ministero (Pennesi, appunto; ndr) dovrebbe essere riconvocato per sapere se almeno ha letto l’atto del consiglio regionale. In una commissione si dovrebbero produrre gli atti e non le idee, io ho formalizzati gli atti. Ci siamo dunque attivati e in conferenza unificata è stato espresso parere favorevole all’istituzione di un tavolo per assicurare il necessario coordinamento e aggiornare il piano nazionale amianto, composto da diversi ministeri. La commissione salute, di cui fa parte il nostro assessore Barberini, provvederà all’aggiornamento del piano nazionale amianto con un testo unico sulla materia di protezione della popolazione dall’amianto. In sede di redazione del nuovo piano potranno trovare conforto le posizioni condivise da questa assemblea».

 

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