Ampliamento oncologia: «Terni non può attendere»

150 offerte per l’esecuzione dell’intervento al Santa Maria. L’altolà dell’Unmil: «Tanto tempo già trascorso, ora fare il massimo»

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Centocinquanta offerte, certo, non sono poche da valutare. Ma a cinque anni di distanza dai primi passi, quasi quattro dall’erogazione di 800 mila euro da parte della Fondazione Carit per dare seguito all’intervento, l’ampliamento del reparto di oncologia dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni resta del tutto prioritario. E l’Unmil, attraverso il suo presidente Gianfranco Colasanti, che a suo tempo si attivò per trovare una soluzione progettuale all’esigenza, ha una sola richiesta: «Fare presto».

Gianfranco Colasanti

L’iter

Lo scorso 10 gennaio sono scaduti i termini per presentare offerte relative alla realizzazione dell’intervento, il cui costo complessivo è stimato in poco più di un milione di euro. Tante le manifestazioni di interesse, centocinquanta appunto, che ora spetterà all’azienda ospedaliera valutare – dopo l’apertura delle buste avvenuta mercoledì – per individuare semplicemente la migliore.

Richiesta accorata

«Nel 2015, dopo aver riscontrato la situazione drammatica, anche in termini di privacy, dignità e decoro, della zona di attesa/accettazione della struttura complessa di oncologia – ricorda Colasanti -, come Unmil ci siamo attivati per proporre una soluzione progettuale alla direzione del ‘Santa Maria’. Nell’aprile del 2016 la Fondazione Carit ha messo, attraverso l’allora presidente Mario Fornaci, a disposizione 800 mila euro. Da allora, passi avanti ne sono stati fatti, attraverso la definizione del progetto e i successivi step per individuare l’impresa che eseguirà l’intervento. Il punto – osserva il presidente dell’Unmil – è che ora, la mole di offerte rischia di far trascorrere altro tempo prezioso per la valutazione. Per questo chiediamo ai vertici dell’azienda ospedaliera di attivarsi e mettere in campo il massimo sforzo per procedere a tappe forzate. Già sono passati cinque anni, e in cinque anni – dice Colasanti fra il serio e il faceto – il presidente cinese Xi Jinping ha realizzato a Pechino l’aeroporto più grande del mondo. Direi che, esempi internazionali a parte, Terni non può davvero più aspettare».

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