Si sono dati appuntamento per mercoledì mattina senza proclami ma con un tam tam sotterraneo. Poi, all’ora convenuta, il lancio del latte.
A CASCIA NEI GIORNI SCORSI LA MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA BASILICA
Solidarietà con i pastori sardi
Una manifestazione, quasi un flash mob, con lo slogan ‘Noi per i nostri diritti’. Le motivazioni sono note: il mancato adeguamento del prezzo del latte, per cui da settimane stanno protestando i pastori sardi. Ce ne sono anche in Umbria, trapiantati da anni, che esprimono così la loro solidarietà, che è ideale ma anche sostanziale. Perché i problemi sono simili anche in Umbria, come evidenziato dai pastori locali in questi giorni: vero che il prezzo è leggermente superiore, ma lo è anche il costo di produzione. E restano quindi le stesse problematiche di scarsi, scarsissimi guadagni, che sono comuni a tutti i pastori.
«Non ce la facciamo ad andare avanti»
«I prezzi di vendita – lamentano i pastori – sono rimasti gli stessi di fine anni Ottanta mente i costi invece sono raddoppiati: come si fa a vendere un litro di latte a 90 centesimi quando a noi costa almeno 95 produrlo? E questo per non considerare il nostro stipendio. Lavoriamo a Pasqua, Natale e Ferragosto, con buono o cattivo tempo, stando bene o stando male. E alla fine non ci paghiamo nemmeno le spese. È vita questa?»