Appena 15 ‘senior’ per la Ternana a Rimini

Fere impegnate martedì sera in terra emiliana per la ripresa del match interrotto il 30 dicembre. Ben sei ‘Berretti’ di Mariani convocati, guai per Fabio Gallo

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Molti ragazzi di Mariani convocati per Rimini

Appena quindici ‘senior’ – tre dei quali sono portieri, nel gruppo inseriamo anche il classe ’99 Vitali – e un bel po’ di ‘Berretti’ per chiudere il cerchio a quota ventuno. Rosa ai minimi termini in casa Ternana per affrontare il Rimini martedì sera nella ripresa del match interrotto il 30 dicembre a causa della nebbia: valanga di defezioni – vuoi per il regolamento e per gli infortuni – e grado di difficoltà che aumenta per Fabio Gallo, alla disperata ricerca di risposte concrete dai suoi dopo l’esordio negativo con la Triestina. D’altronde se i rossoverdi non hanno mai vinto nel 2019 e da un paio di mesi sono i peggiori del raggruppamento un motivo – anzi, diversi – c’è. Si riparte dallo 0-0 del 18°, diretta su umbriaOn dalle 20.

IL 30 DICEMBRE STOP PER NEBBIA, SI ERA SULLO 0-0

Pioggia di indisponibili

Fere a Cascia, a Terni si cerca di sistemare il campo

Tutti i nuovi acquisti – Palumbo, Paghera, Castiglia, Russo e Boateng – non sono arruolabili in quanto il 30 dicembre non erano tesserati per via della Bardesca. E come se non bastasse il 48enne di Bollate dovrà fare a meno di capitan Defendi, Giraudo e Frediani per infortunio: quest’ultimo in particolar modo ha riportato una distorsione al ginocchio destro, altra tegola. Risultato? Quindici senior a disposizione e convocazione dei vari Mazzarani, Pavanello, Filipponi, Niosi, Mennini e Cori per il match in terra emiliana. Ciò vuol dire che in panchina – a conti fatti – ci saranno appena due ‘Fere’ di movimento a disposizione in caso di necessità. Non va meglio ai padroni di casi, provenienti dal buon successo nel derby con l’Imolese e alle prese nella lotta per evitare la retrocessione: il giovanissimo tecnico classe ’79, Marco Martini, non potrà contare su Palma, l’ex Gubbio Kalombo, Pierfederici, Piccioni e Valerio Nava; a loro si aggiungono Danso e Bandini, non in buone condizioni. Dirigerà Daniele De Santis della sezione di Lecce.

FABIO GALLO ALLA DISPERATA RICERCA DI ‘PALLE’ TRA I SUOI GIOCATORI

Bandecchi, gli incontri del 27 e le difficoltà: «Qualcosa non torna»

Stefano Bandecchi

Mercoledì 27 febbraio intanto è il giorno designato per gli incontri tra i vari gruppi – compresi quelli ‘virtuali’ – di tifosi rossoverdi e Stefano Bandecchi. La calendarizzazione non è andata proprio liscia: «Il gruppo Vecchio Stampo Ternana in tutte le sue componenti, non ravvedendo – fa sapere – alcuna motivazione che giustifichi l’incontro con il patron della nostra amata Ternana comunica che non parteciperà. Il gruppo continuerà a seguire la squadra in casa e in trasferta, come sempre, compatibilmente con gli impegni di ognuno, sempre mettendo davanti a tutto l’amore per la maglia, per la città e per la storia della curva est. Eterna è la luce, eterna è la Ternana». A seguire diverse note sulla stessa tematica, tra le quali c’è quella del Centro coordinamento: «Credo che Bandecchi sia stato chiaro. ‘Darò ordine di prendere appuntamento per fare i colloqui a chi lo ritiene opportuno e necessario’. Noi – specifica il presidente Faustini – abbiamo fatto richiesta ufficiale scritta tramite mail alla Ternana Calcio. Ora mi sorgono delle domande. Come fanno alcuni a declinare l’invito? Se lo hanno chiesto è un controsenso, se non lo hanno fatto chi gliel’ha proposto? Anche il fatto che al Centro Coordinamento era stato stabilito uno spazio di venti minuti per il colloquio con il patron, spazio pari a quello di un gruppo facebook, mi sembra una cosa che non sta né in cielo né in terra; come se in una societa professionistica di calcio non si sapesse cosa significa Centro Coordinamento dei club. Per cui in prima istanza abbiamo declinato questo invito sperando che la Ternana si ravveda di questa negligenza e trovi uno spazio degno per questa istituzione. Qualcosa non torna nella gestione dei rapporti tra tifosi e società e non solo per questo». Seguiranno poi ulteriori annunci – vedasi Fere4Ever, Paci de Fere Spoleto e Ali Rossoverdi – per dire ‘sì’ al confronto.

STEFANO BANDECCHI E LA CALENDARIZZAZIONE DEGLI INCONTRI

Pochesci, Ranucci, il bailamme e l’Ussi

Stefano Ranucci e Sandro Pochesci il 9 settembre 2017

In tutto questo disastro a tinta rossoverde si inserisce un ulteriore elemento – ne avremmo fatto a meno volentieri – destabilizzante. Vale a dire le dichiarazioni dell’ex tecnico delle ‘Fere’ Sandro Pochesci, intervenuto domenica sera a ‘Campo aperto’ di Tef per togliersi qualche macigno dalla scarpa e, di fatto, dare addosso al presidente Stefano Ranucci: «Deve capire – si è lanciato nell’attacco nei confronti del dirigente romano – che il male della Ternana è lui. Mi metteva contro i calciatori e ad Avellino non me ne ha fatti giocare due perché mi voleva far fuori. E mette contro anche i direttori. De Canio stava andando bene e ha distrutto pure lui. Ha rovinato una piazza dove c’era entusiasmo», alcuni – ce ne sono altri più pesanti – dei suoi passaggi. Poi c’è quello legato ai giornalisti ternani dove, in giornata, è intervenuto direttamente l’Ussi Umbria: «L’Unione stampa sportiva italiana – si legge – ritiene estremamente lesive dell’onorabilità e della professionalità dei colleghi e della categoria le dichiarazioni pronunciate dal signor Sandro Pochesci. Se ha prove certe relativamente al fatto da lui affermato che ‘ci sono giornalisti a libro paga del presidente Ranucci per scrivere cose a lui gradite’, il gruppo umbro dell’Ussi lo invita a fare pubblicamente i nomi, ed eventualmente a denunciare il fatto agli organismi preposti che accerteranno la veridicità di quanto da lui sostenuto. In caso contrario, tali affermazioni sono da ritenersi esclusivamente volte a gettare discredito su una intera categoria e su chi quotidianamente lavora per raccontare le vicende sportive e non solo legate alla Ternana». In tutto questo folle e grottesco bailamme c’è una certezza: i due ‘contendenti’ sono stati entrambi protagonisti – e di che tinta – della peggior annata rossoverde dal 1992, il resto è storia – triste – recente. Anzi, si va pure peggio.

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