Apprendisti in Umbria: Regione detta le linee

Il vicepresidente e assessore alla formazione e lavoro Fabio Paparelli: «Semplificate le procedure per imprese, agenzie e lavoratori»

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La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta del vicepresidente e assessore alla formazione e lavoro Fabio Paparelli, ha approvato gli indirizzi per la formazione da realizzarsi nell’ambito dei contratti di apprendistato professionalizzate. Con il recente provvedimento si definiscono le condizioni per cui la formazione pubblica in apprendistato, pari a 120 ore in tre anni per i titolari si diploma di scuola media inferiore, 80 ore per i giovani in possesso di diploma di scuola media superiore e 40 ore per i laureati, possa essere attuata nel miglior modo possibile nell’interesse di lavoratori ed imprese.

Il documento «Il contratto di apprendistato è una delle principali forme di accesso al mercato del lavoro – ha commentato Paparelli – dal momento che interessa i giovani fino a 29 anni di età e prevede la decontribuzione quasi totale degli oneri sociali per le imprese con meno di 9 dipendenti e l’applicazione di un’aliquota del 10% per le imprese di maggiori dimensioni». Il documento, frutto anche del confronto con le parti sociali, «definisce gli indirizzi per l’erogazione della formazione professionalizzante e disciplina il relativo sistema di offerta formativa pubblica nel territorio, in attuazione del Decreto Legislativo 81/2015 che ha riformato la disciplina del contratto di apprendistato abrogando la normativa preesistente».

La formazione Nell’apprendistato professionalizzante, ha spiegato l’assessore, «la formazione, svolta sotto la responsabilità del datore di lavoro, è integrata dall’offerta formativa pubblica disciplinata dalla Regione relativamente a competenze di base e trasversali. In base al provvedimento recentemente adottato dall’esecutivo gli enti di formazione saranno chiamati, in seguito all’emanazione e agli esiti di un apposito avviso pubblico regionale, alla presentazione di progetti formativi rivolti agli apprendisti da inserire in una sezione apposita del Catalogo regionale, la cui procedura sarà completamente on-line».

Gli enti Per Paparelli «si tratta di un’innovazione importante che semplifica al massimo l’attività delle imprese interessate, delle agenzie che erogano l’offerta e degli apprendisti. Ciò al fine di agevolare e incrementare l’occupazione giovanile in Umbria. Già con la precedente normativa, a partire dal 2011, la Regione Umbria aveva iniziato il percorso di riforma dell’istituto dell’apprendistato, in prima battuta regolando, in una logica di ‘intervento ponte’, gli aspetti formativi di massima del nuovo istituto». L’assessore ha poi concluso ricorda che «successivamente è stato istituito l’Elenco regionale aperto degli enti di formazione per l’erogazione di offerta formativa nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante ed approvato l’avviso pubblico per la costituzione dell’elenco rivolto agli enti di formazione che intendono accreditarsi per l’erogazione di tale offerta formativa».

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