Area Sant’Egidio: «Stop, c’è vincolo»

San Gemini, il comitato in difesa della zona rilancia: «A breve via ai lavori di sbancamento, ma ci sono dubbi sulla proprietà dell’area. Servono verifiche»

Condividi questo articolo su

San Gemini, ex chiesa di Sant’Egidio e lavori di ristrutturazione edilizia, il comitato in difesa dell’area non molla. E rilancia in vista dello sbancamento previsto a stretto giro: «Assmilabile più a una nuova costruzione che a un recupero. Verificare ed eventualmente sospendere».

IL COMITATO E I DUBBI SUI LAVORI

I lavori Nella nota diretta a Marica Mercalli (soprintendente per archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria), Spartaco Capannelli (direttore area patrimonio archeologico soprintendenza Umbria), l’assessore regionale Fernanda Cecchini e al sindaco di San Gemini Leonardo Grimani, il comitato di Ivo Carducci spiega che «nei prossimi giorni l’accesso a via della Rocca sarà bloccata per circa 20 giorni per i lavori di sbancamento dell’area per l’intera giornata. Tale situazione sta creando gravi disagi a tutti gli abitanti del centro storico di San Gemini».

Catasto e verifiche Il comitato, nel richiedere lo stop, precisa che «la proprietà dell’area risulta incerta, in quanto dalla visura del catasto urbano dell’agenzia delle Entrata risultano riserve sulla proprietà stessa dell’area e dei vizi sulle variazioni eseguite riserve sugli atti dei passaggi intermedi non esistenti ed errati elementi catastali in atti, notifica 6650/1999. Occorre approfondire le conformità dei fabbricati, oggetto dell’intervento, in quanto dalle mappe catastali sino ai primi anni del 1990, non risultano; come riportato dal cartello di cantiere, l’intervento risulta essere oggetto di ristrutturazione edilizia dell’area. In tale area – conclude – non è possibile l’incremento di cubatura e/o spostare il sedime del fabbricato in quanto l’area è soggetta a vincolo con decreto 23/3/1959 ( ai sensi del D.L. del 21/1/2004 n. 42 )». In definitiva dunque si invitano «gli enti in indirizzo a verificare le concessioni edilizie e le autorizzazioni ed eventualmente sospenderle in attesa delle approfondite verifiche».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli