Arpa, caso Ganapini: l’invito dell’Usb

Umbria, nuova richiesta di passo indietro nei confronti del 66enne direttore dell’agenzia regionale: «Rifletta. Si tratta semplicemente di una scelta di solidarietà sociale»

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‘Caso’ Walter Ganapini in Arpa Umbria, tocca all’Unione sindacale di base. La Federazione regionale ‘invita’ il direttore dell’agenzia a una riflessione con citazione della raccolta poesie di Cesare Pavone, ‘Lavorare stanca’: in sostanza, anche in questo caso, si chiede un passo indietro al 66enne emiliano.

DIRIGENTI ANZIANI E PARERI ‘ELASTICI’

Walter Ganapini

Pensione, prolungamento e leggi «Egregio – inizia la missiva che sarà consegnata ad Arpa Umbria – Direttore, ci rivolgiamo a lei in forma epistolare e aperta avendo appreso dalla stampa della possibilità che lei voglia, pur avendo raggiunto i limiti per l’agognata pensione, prolungare la sua attività lavorativa. Non possiamo esimerci dal farlo praticando, come sindacato conflittuale, una lotta che vede, nell’abolizione della legge Fornero e nel pensionamento per tutti e tutte all’età di sessanta anni, due traguardi da raggiungere come segno di civiltà. Il richiamo al rispetto delle leggi o, per contro, il ricorso ad autorevoli esperti legali, ci appaiono pertanto rispettivamente pleonastico e inutilmente gravante sulle casse pubbliche».

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Arpa Umbria

Lavoro e vita L’Usb regionale sottolinea che «si tratta semplicemente di una scelta di solidarietà sociale, di altruismo se vogliamo, dell’appagante accettazione del raggiungimento di un traguardo solo all’apparenza – in realtà un nuovo inizio – superato il quale ci si dischiudono finalmente le porte di una nuova esistenza, scevra dei limiti imposti dall’attività lavorativa che voracemente sottrae tempo al nostro essere, ai nostri affetti. Ci pregiamo pertanto di allegare a queste nostre considerazioni un invito alla lettura, con l’auspicio che possa essere di ausilio per una serena riflessione. Perché si lavora per vivere, non si vive per lavorare, e, comunque, sempre, lavorare stanca».

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