Arpa, Pimponi (PD): «Ganapini resti lì»

Terni, la responsabile regionale ‘ambiente e rifiuti’ del partito per l’Umbria difende a spada tratta il direttore generale e il caso rischia di diventare politico

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Il post è su Facebook ed è una presa di posizione chiara e precisa. Peraltro, su richiesta, la persona che la scrive precisa che si tratta di un’iniziativa «mia, personale peraltro (quindi non a nome del Pd, anche se ovviamente ciò che penso l’ho maturato anche grazie all’impegno politico)».

Daniela Pimponi

La difesa Ma siccome a scrivere un autentico e accorato atto di difesa è Daniela Pimponi, che nel Pd non è una qualsiasi, ma la responsabile regionale ‘ambiente e rifiuti’ del partito, ecco che il suo parere personale non può passare inosservato (tanto più che la stessa Pimponi si è premurata di ‘taggare’ nel suo post la presidente Marini: «Ho taggato la presidente perché possa leggere cosa penso». Insomma, ecco il Pimponi-pensiero: «Mi sembra fuor di luogo e ingenerosa la richiesta di alcuni (la Cgil tra gli altri: ndr), così pressante, di pensionare non appena possibile, prima della fine del suo mandato, una persona dello spessore di Walter Ganapini, che tanto ha fatto nella sua vita per l’ambiente dentro e fuori i confini italiani. Capisco sia inconsueto in questo Paese difendere il merito ma io voglio farlo, perché raramente trovo tanta caparbietà nel proteggere l’ambiente e la legalità, unita a tanta professionalità».

Il post su Facebook

La gestione di Arpa Secondo Daniela Pimponi, «questa gestione della nostra Agenzia regionale a mio avviso la sta rafforzando, innovando e lascia emergere il valore di tante professionalità che lavorano al suo interno. Trovo cresciuta anche la fiducia dei cittadini, in un periodo storico in cui è cosa rara il rafforzarsi di un legame con istituzioni, agenzie o enti pubblici. C’è qualcosa da migliorare? Bene, che se ne discuta e si migliori, senza timori. Ma voler liquidare con tanta fretta un’esperienza positiva prima della sua naturale conclusione per me stride fastidiosamente con la ricerca del miglioramento continuo del sistema di protezione dell’ambiente, che dovrebbe essere interesse prioritario per tutti noi».

Un complotto? Ma la la responsabile regionale ‘ambiente e rifiuti’ del Partito Democratico, poi, si spinge oltre, prefigurando quasi una sorta di complotto: «Professori che a 72 anni ancora non vanno in pensione mentre parlano tutti di giovani precari, aziende pubbliche in cui si nominano vertici pressoché ottuagenari mentre fuori ci si riempie la bocca di fiducia nei giovani. Poi però capita di trovarli a scatenarsi appena uno compie 66 anni e 7 mesi. Cui prodest?».

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