Arpal, 111 assunzioni entro il 2021

Siglato venerdì mattina l’accordo tra i sindacati e la nuova agenzia per le politiche attive per il lavoro

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Un piano straordinario per il potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive per il lavoro che prevede 111 assunzioni entro il 2021. L’intesa tra Arpal ed in sindacati – Fp Cgil Fp Cisl e Uil Fpl – è stata siglata venerdì mattina: più volte era stata sottolineata l’emergenza in riferimento alla dotazione organica.

Il piano

Per il 2019 sono previste 45 assunzioni, destinate ad aumentare fino a quota 111 entro i prossimi due anni. «Il piano prevede – spiegano i sindacati – sin dal 2019 un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, categoria C, per profilo tecnico di “Operatore del mercato del lavoro”, con possibilità di riserva del 50% dei posti al personale interno avente i requisiti previsti dalle norme; inoltre, si prevede lo scorrimento delle graduatorie ancora in vigore per l’assunzione di 13 unità, al fine di accelerare in quest’anno l’andamento delle assunzioni necessarie nei centri per l’impiego. A ciò si aggiunge l’assunzione di ulteriori 8 unità a tempo determinato con contratto triennale, attraverso lo scorrimento delle graduatorie, grazie ai Fondi Europei (Pon Inclusione), come per le 10 unità già collocate nelle sedi della provincia di Perugia e di Terni. Per queste complessive 18 unità a tempo determinato si è inoltre condiviso con l’amministrazione e assunto nell’intesa l’impegno per la la loro stabilizzazione nel 2021».

Il potenziamento

Sono Silvia Pansolini, Marco Cotone e Ubaldo Pascolini a commentare l’esito della trattativa: «Si tratta di un risultato straordinario per la pubblica amministrazione umbra, frutto di continui confronti con l’amministrazione sollecitati dai sindacati confederali e dalla Rsu, che attivamente si sono impegnati e continueranno a impegnarsi, come previsto nell’Intesa, attraverso la costruzione di un tavolo permanente di confronto e monitoraggio dei processi assunzionali in corso, con l’obiettivo del potenziamento dei servizi, compresa l’area della formazione professionale e dei servizi all’impresa. A ciò aggiungiamo anche l’importante obiettivo che abbiamo previsto e che sarà oggetto di confronto nel prossimo appuntamento con l’amministrazione – continuano i sindacalisti – ovvero la massima valorizzazione possibile dell’esperienza e della professionalità dei lavoratori che hanno, a diverso titolo, operato nei servizi delle politiche attive, attraverso la definizione di procedure finalizzate alle progressioni di carriera, sia per gli operatori (cat. B) sia per gli istruttori tecnici e amministrativi (cat. C)».

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