Asm di Terni, Ottone ‘sollecita’ il sindaco

Il presidente uscente: «Il Cda è disponibile a restare fino all’elezione del nuovo, ma dovete fare in fretta e modificare lo statuto»

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La lettera di commiato inizia con «un sentito ringraziamento per la fiducia riposta nella mia persona, avendomi concesso il privilegio e l’onore di guidare Asm Terni per ben due mandati». Poi il presidente uscente, Carlo Ottone, scrive al sindaco Di Girolamo che «è stata un’esperienza straordinaria perché Asm è una società attiva e dinamica oltre ogni possibile immaginazione, che richiede impegno, competenze e professionalità, qualità che ho avuto modo di vedere nelle persone che vi lavorano. Asm è una grande società pubblica di cui si deve andare orgogliosamente fieri ed il cui aspetto economico-finanziario va curato con sempre maggiore attenzione». 

Il mandato Come noto, ricorda quindi Ottone al sindaco, «il mandato di Presidente è scaduto il 30 giugno con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2016 ed il rinnovo non è ancora avvenuto. Voglio con le presente rassicurarla sul fatto che, in conformità alle norme civilistiche vigenti, continuerò a prestare la mie personale disponibilità e quelle dei consiglieri (Floris Ragnoni e Sara Processi; ndr) sino alla nomina del nuovo Cda».

«Nomine urgenti» Poi, però, Ottone ‘mette fretta’ al sindaco: «Non posso non evidenziare – scrive – che è quanto mai auspicabile che il nuovo Cda venga nominato ed insediato quanto prima, essendovi decisioni molto importanti da assumere a breve, che riguardano investimenti e aspetti finanziari rilevanti e coinvolgenti il futuro di questa società, decisioni che, per ovvie ragioni di opportunità, non dovrebbero essere approvate da un Cda scaduto in procinto di essere rinnovato».

Le sanzioni Poi il presidente uscente di Asm lancia un avvertimento: «Mi permetto di confermare le necessità che le modifiche statutarie, già oggetto di attenta disamina da parte delle strutture comunali competenti, vengano quanto prima approvate dall’organo consiliare al fine di adempiere a precise, se pur complesse, disposizioni normative ed evitare possibili e pesanti sanzioni da parte dell’Anac per i ritardi conseguenti». 

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