Asma bronchiale tra i giovani, ne soffre il 9%

Umbria, indagine realizzata dall’università di Perugia su 317 adolescenti tra gli 11 e i 14 anni: «Diagnosi precoce importante»

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Il 9% degli adolescenti umbri soffre di asma bronchiale misconosciuta. A rivelarlo è uno studio realizzato dall’università degli studi di Perugia: i risultati – il progetto si chiama ‘Epidemiologia dell’asma bronchiale in età adolescenziale’ – sono stati presentati giovedì mattina nella sala partecipazione del consiglio regionale.

L’Asma bronchiale Lo studio è stato condotto tra marzo e maggio su un campione dei 317 bambini delle scuole medie (maschi e femmine) di età compresa tra gli 11 e 14 anni (il 54.3% provenienti da istituti di Perugia e il restante da fuori): sono stati sottoposti a un questionario anamnestico, all’esame diagnostico per l’asma bronchiale, la spirometria1 e successivamente, in caso di sospetto clinico, sono stati visitati in ambulatorio. «Sulla base – è stato specificato – dei criteri analizzati, globalmente sono stati identificati: 23 soggetti borderline (7,3%); 3 soggetti patologici (0,9%) e 2 con indice di Tiffeneau ridotto isolato (0,6%). Tale prevalenza (28 su 317, pari all’8,8%), corrisponde alle ultime medie nazionali che si attestano tra il 5 ed il 10%, valutate nella fascia d’età 6-17 anni».

Diagnosi precoce A realizzare l’indagine è stata la clinica pediatrica di Perugia diretta dalla professoressa Susanna Esposito, promossa dal Rotary Club Perugia con il supporto di Attilio Solinas, medico e presidente della terza commissione consiliare permanente sanità e servizi sociali della Regione Umbria: «L’obiettivo – sottolinea la Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici, WAidid – è stato quello di sensibilizzare i genitori all’importanza della diagnosi precoce di asma, spiegando anche ai ragazzi quali sono i sintomi caratteristici di questa patologia che non devono essere mai sottovalutati. I risultati emersi hanno dimostrato che la percentuale di soggetti positivi al test, tra 11 e 14 anni, età nella quale risultano maggiormente evidenziabili sintomi asmatici spesso misconosciuti, non avevano avuto una diagnosi in precedenza, quindi non avevano neanche il sospetto di poter soffrire di questa patologia». Ad aiutare per lo studio anche il dottor Giuseppe Di Cara, direttore del servizio di immuno-allergologia afferente alla clinica pediatrica

Il progetto «Abbiamo creduto – le parole di Aldo Taticchi, presidente del Rotary Club Perugia – fin da subito nell’importanza di questo progetto perché abbiamo a cuore la salute dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. L’asma bronchiale è la più frequente patologia cronica dell’età pediatrica e la diagnosi precoce è fondamentale per evitare una progressione dell’impegno respiratorio. Siamo fiduciosi che questo possa essere solo il primo di tanti progetti futuri sulla prevenzione nelle scuole». Per Solinas si tratta «di un progetto bellissimo che, come medico con un ruolo istituzionale, ho voluto sostenere e promuovere. Si tratta di un progetto utile per il nostro territorio dal punto di vista scientifico e sociale. I risultati hanno dimostrato che la diagnosi precoce è fondamentale in tutti gli ambiti, anche per le patologie respiratorie come l’asma. Sono stato molto felice, inoltre, di aver riscontrato una grande collaborazione tra il settore medico, le famiglie, i ragazzi e il corpo docente». Il progetto proseguirà: saranno rivalutati tra giugno e settembre i soggetti con valori borderline, con l’obiettivo di identificare quelli con asma misconosciuto o con una reale iniziale riduzione della funzionalità polmonare, ancora asintomatica.

La formazione A seguito dell’indagine è stata pianificata un’attività di formazione sui pediatri di famiglia e ospedalieri, promossa dalla Sc clinica pediatrica azienda ospedaliera ‘Santa Maria della Misericordia’ università degli studi di Perugia, per identificare precocemente i bambini e gli adolescenti con asma bronchiale e implementare in tutte le strutture pediatriche dell’Umbria che si occupano di immuno-allergologia e pneumologia il protocollo diagnostico-terapeutico sulle patologie respiratorie croniche steso nel 2017 nell’ambito del piano cronicità della Regione Umbria. Sabato 9 giugno ci sarà l’incontro ‘Aggiornamenti in immunologia e allergologia pediatrica’ al Creo di Perugia, mentre nel pomeriggio spazio ad esercitazioni pratiche su prick test, patch test, prove di funzionalità respiratoria, test di scatenamento con alimenti e test di scatenamento con farmaci per fare in modo che i test diagnostici allergologici di 1° livello vengano svolti negli ambulatori dei pediatri di famiglia così da ridurre le liste d’attesa negli ambulatori ospedalieri.

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