Assemblea accesa su Ikea a Collestrada

Perugia: in tanti sono intervenuti lunedì sera al confronto pubblico che ha messo di fronte comitato civico, Comune e impresa

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di Gaia Nicchi

Fa discutere il caso Ikea a Collestrada (Perugia) e dopo la riunione dello scorso 21 settembre, alcuni cittadini hanno dato vita ad un comitato che lunedì sera ha incontrato, in assemblea presso il circolo Arci di Collestrada, rappresentanti delle istituzioni e della società che sta portando avanti il progetto.

IKEA A PERUGIA: COSA PENSANO I CITTADINI – VIDEO

«Mille posti di lavoro»

«Un progetto da 140 milioni di euro di investimento, 27 milioni di euro in opere pubbliche, mille posti di lavoro (600 a saldo) in un’area che sarà riqualificata, valorizzata e alla quale sarà restituita l’attenzione che merita»: con queste parole l’assessore all’urbanistica del Comune di Perugia, Emanuele Prisco, ha introdotto lunedì sera l’assemblea pubblica, indetta per parlare del caso Ikea e delle ripercussioni sul territorio umbro e sul traffico veicolare.

IKEA A PERUGIA, L’ASSESSORE PRISCO: «OPPORTUNITÀ PER TUTTI» – VIDEO

Assemblea partecipata

Lunedì sera nella sede del circolo Arci erano presenti le diverse associazioni di Collestrada, rappresentanti del costituendo comitato di Collestrada, consiglieri del Comune di Perugia e di altri comuni limitrofi, consiglieri regionali, tecnici, dirigenti e una partecipazione massiccia e attiva di cittadini.

Il bollino rosso del traffico

Per l’assessore Prisco «il problema del traffico non riguarda il domani, ma è già oggi e si presenta con un bollino rossissimo». Ha spiegato che «questa zona ha un coefficiente relativo al traffico del 110% in orari normali e del 130% in giorni di punta. Secondo stime Anas, il coefficiente dovrebbe scendere al di sotto del 70% dopo i lavori».

Il ‘no’ a San Martino in Campo di Ikea

Ikea – stando all’assessore e parlamentare di FdI – avrebbe ritirato il progetto originario, a San Martino in Campo, per due motivi: «Il primo perché sono cambiate le sue politiche urbanistiche; il secondo, perché vuole un centro commerciale nelle vicinanze».

Le ipotesi progettuali

«A carico degli investitori – ha proseguito Prisco – si prevedono anche interventi sulla viabilità secondaria e una viabilità di emergenza. Il progetto, inoltre, insiste su un’area già compromessa (ex Enel) o utilizzata (parcheggio centro del commerciale) che sarebbe riqualificata. Tra le ipotesi di opere connesse, la scuola per l’infanzia, al momento chiusa per inagibilità dell’edificio, e che troverebbe posto in un edificio da ristrutturare nei pressi della collina di Collestrada; l’istituzione di pannelli fonoassorbenti lungo la superstrada; un collegamento pedonale fra il centro abitato di Collestrada e il centro commerciale; un’area di partenza come accesso alternativo al centro storico su rotaia. E c’è chi pensa a una via ferrata del commercio che colleghi Decathlon e Ikea».

Parla Fioroni

L’altro assessore al Comune di Perugia presente, Michele Fioroni, ha evidenziato come «per molte aziende nazionali e internazionali sia un rischio investire in Umbria, considerando la sofferenza di questo territorio, con un prodotto interno lordo fra i più bassi d’Italia. Ikea è un’opportunità di investimento importante, con un ritorno economico per l’intera zona».

Il punto di vista dei cittadini

Durante l’assemblea i cittadini hanno ascoltato, posto domande, avanzato perplessità e chiesto rassicurazioni su altri progetti che potrebbero ruotare attorno a quello principale. Per il presidente del circolo Arci Collestrada, Walter Toppetti «era giunto il momento di confrontarsi con la popolazione residente». Quanto alla viabilità, «qui non c’è spazio fisico per altre arterie e il traffico è già saturo». Giancarlo Tomassoni ha sottolineato che «nessuno vuole mettere i bastoni fra le ruote a una grande azienda come Ikea, ma ci sono problematiche che vanno affrontate, tra cui la scuola dell’infanzia».

I cittadini, il progetto e la mancata informazione

Così Christian Giombolini di Arci Collestrada, prima dell’assemblea: «La popolazione locale non è stata informata preventivamente. Non partiamo prevenuti, ma avremmo preferito un maggiore dialogo con le istituzioni. Per questo abbiamo invitato l’assessore comunale all’urbanistica, dirigenti comunali e rappresentanti di Eurocommerciali».

A Collestrada, l’insediamento commerciale cresce

«Non parliamo solo di Ikea – afferma Giombolini – ma anche del raddoppio del centro commerciale in un’area già compromessa dal punto di vista del traffico e dello smog. Non possiamo dire se siamo contrari o favorevoli perché non conosciamo veramente il progetto. Ma di certo, ci chiediamo perché si continui a insistere in una zona che presenta rallentamenti del traffico quotidiani. Sono previsti piccoli miglioramenti da parte di Anas, ma non saranno risolutivi. La situazione è fin da ora grave».

L’audizione a Palazzo Cesaroni

Lunedì mattina a palazzo Cesaroni si è tenuta un’audizione proprio con Anas per capire come affrontare quello che il capogruppo del M5s, Andrea Liberati ha chiamato «il caso-caos Ikea a Collestrada», un progetto che «sarebbe poco definire ‘di infelice collocazione’».

Il patto istituzionale

«L’interesse generale a una pianificazione efficiente – osserva Liberati – è stato così, ancora una volta, sacrificato sull’altare di un patto inconfessabile tra Regione Umbria e Comune di Perugia, con una collocazione insostenibile dal punto di vista ambientale, logistico, funzionale, con costi pubblici crescenti». Il consigliere M5s riferisce poi che «la stessa Anas avrebbe ammesso che le opere non basteranno a ridurre i flussi veicolari, né la pressione sulla superstrada e sull’abitato».

La salute dei cittadini

«I residenti – conclude Liberati – pagheranno un prezzo prevedibilmente importante anche sotto il profilo sanitario, nel trionfo generalizzato del particolato, apoteosi dell’inquinamento urbano».

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