Assisi, apre albergo senza ‘avvisare’

Un 80enne ha adibito il terzo piano di un immobile a struttura ricettiva senza autorizzazioni: denunciato dalla polizia

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Un albergo dotato di licenza regolarmente rilasciata dal Comune di Assisi nel 2011 ma che, negli ultimi mesi, aveva qualcosa di strano. Sì, perché l”80enne titolare dell’attività – un assisano – aveva omesso di notificare la presenza dei clienti alla polizia di Stato: non solo, perché il terzo piano della struttura era stato adibito in maniera abusiva ad albergo senza l’autorizzazione comunale all’attività ricettiva. Per l’anziano è scattata la denuncia.

Flusso strano Il blitz – poliziotti della polizia amministrativa del commissariato di Assisi diretto dal vice questore  Di Luca, in aggiunta a personale del dipartimento prevenzione della Usl1 di Bastia Umbra – c’è stato nell’ambito di un piano straordinario delle attività ricettive. Gli agenti, grazie a servizi di appostamento, hanno notato un flusso di clienti superiori a quello autorizzato: controllate dieci stanze con undici ospiti identificati, quasi tutti di nazionalità rumena.

Piano abusivo L’anziano titolare non aveva avvisato della presenza dei clienti e, oltretutto, aveva deciso di adibire ad albergo anche il terzo piano della struttura, un sottotetto, con sette camere arredate e comprensivo di bagno. Con un problema: l’autorizzazione c’era solo per il secondo piano. Cinque i clienti presenti al momento della scoperta, tra i quali due cittadine bulgare e una ivoriana.

La denuncia Per l’80enne è scattata la denuncia per violazione dell’art. 109 del Tulps e sanzionato in via amministrativa per l’esercizio dell’attività abusiva ai sensi dell’art. 86 del Tulps e per la mancanza del certificato di agibilità dei locali per un ammontare di circa 1000 euro.  L’Usl, rilevata l’assenza del certificato di prevenzione incendi, del titolo autorizzativo, del titolo di agibilità e dei requisiti igienico-sanitari investiva il Comune di Assisi per i consequenziali provvedimenti di propria competenza: l’amministrazione ha subito ordinato la cessazione dell’attività ricettiva.

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