Ast di Terni in vendita: «Governo intervenga»

Fim, Fiom e Uilm nazionali in campo per sollecitare incontro al Mise. Annuncio di iniziativa pubblica sul futuro dell’acciaieria

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delle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm

Si è svolta il 25 luglio, presso la sede nazionale di Fim Fiorn Uilm in corso Trieste a Roma, la riunione fra le segreterie nazionali e provinciali di Terni per l’analisi delle prospettive di Acciai Speciali Temi. Le segreterie provinciali hanno illustrato Io scenario di riferimento del gruppo Thyssenkrupp e del sito ternano a seguito della riorganizzazione societaria della multinazionale tedesca con Tata Steel, alla vigilia dell’annunciata vendite di Ast ed alla scadenza dell’accordo ministeriale del 3 dicembre 2014.

Le situazione economica e finanziaria positiva realizzata con il Piano industriale 2014-2018, con il determinante contributo dei lavoratori, non fuga le incertezze sulle prospettive industriali ed occupazionali del sito umbro; le organizzazioni sindacali hanno evidenziato forte perplessità sui valori dei volumi produttivi che, nonostante le potenzialità di mercato e le capacità produttive inespresse, si sono ‘strettamente’ attestati sulla produzione di un milione di tonnellate di acciaio colato previsto dal piano industriale. Altrettanta perplessità é stata espresse sulla mancate realizzazione del progetto di recupero delle scorie, più volte annunciato e mai avviate.

Le segreterie nazionali hanno condiviso le necessità di porre la massima attenzione sull’ipotesi di avvio della cessione di Ast in un contesto di mercato delle siderurgia globale ed europee che vede diversi player riorganizzarsi in ristrutturazioni e che vedono come risultato finale il taglio dei posti di lavoro per aumentare le competitività. È quindi necessario, al pari di quanto già fatto del Governo tedesco a difesa delle realtà industriali teutoniche, un pieno coinvolgimento del Governo italiano nella vicenda per accertare ed assicurare una prospettiva al sito temano.

Occorre che il Governo convochi i vertici di Thyssenkrupp per verificare la volontà di mantenere il controllo di Ast e quindi di assicurarne il consolidamento e lo sviluppo attraverso un nuovo Piano industriale oppure, nel caso di cessione della proprietà, di accertare che la vendite avvenga ed un soggetto (possibilmente industriale) in grado di valorizzarne le potenzialità riconfermandone la rilevanza di sito strategico nazionale per produzione di inox del sistema industriale del nostro Paese.

Le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm richiederanno, da subito, la convocazione di un incontro al ministro dello Sviluppo economico con la presenza dei vertici di Thyssenkrupp per avere i chiarimenti necessari sul futuro di Ast Temi, anche in una visione complessiva di difese e sviluppo dell’intero settore siderurgica italiano. Fim Fiom Uilm si faranno promotori dl una iniziativa pubblica che vedrà coinvolti tutti i soggetti istituzionali, nazionali e locali interessati, in un confronto su proposte e soluzioni che assicurino e garantiscano una prospettiva di lungo periodo ad Acciai Speciali Terni.

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