Ast, il Pd provinciale: «Serve chiarezza»

Terni, chiesti impegni certi da Tk e informazioni sul destino della proprietà dell’acciaieria. «Se ne occupi il Governo»

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La richiesta era arrivata nei giorni scorsi dai sindacati, ora anche la segreteria provinciale del Pd di Terni sollecita le istituzioni «affinché si facciano promotrici di un percorso che porti la situazione e il futuro di Ast non solo al tavolo del ministero dello Sviluppo economico, ma anche all’attenzione del futuro Governo». L’obiettivo è che palazzo Chigi possa interloquire con la proprietà dell’acciaieria di viale Brin «per l’assunzione di chiari e definitivi impegni sul sito siderurgico ternano e complessivamente sul settore dell’acciaio inossidabile in Italia e in Europa».

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Le parole dell’ad La presa di posizione arriva attraverso una nota, diffusa dopo le dichiarazioni di domenica, durante la messa pasquale in fabbrica, dell’amministratore delegato Massimiliano Burelli. «Apprendiamo alcune informazioni importanti – si legge nel comunicato – che dipingono una situazione sostanzialmente positiva del sito siderurigico, dal riordino dei conti, ai progetti di rinnovamento, fra i quali quello del recupero delle scorie che sarebbe ormai nella fase finale di aggiudicazione e la riqualificazione ambientale della discarica Ast di Valle. Apprendiamo, altresì, che la procedura di vendita non sia stata ancora avviata» .

Massimiliano Burelli

Obiettivo lungo termine Tutto ciò, secondo il Pd provinciale, «non può che apparire un punto di partenza, per una realtà che, però, a nostro avviso, non sembra altrettanto semplice o scontata per una serie di ragioni: le sorti di Ast, del quale ribadiamo la centralità e la strategicità, non possono essere concepite a breve termine, ma necessitano di un piano industriale di lungo periodo serio ed attento alle tematiche dell’impatto ambientale, della sicurezza dei lavoratori, degli investimenti, dell’innovazione, della redistribuzione degli utili insieme ad accurate politiche di attrazione, che garantisca al sito produttività, volumi, crescita e certezze a cominciare dagli assetti societari, dalle strategie industriali compresi il comparto commerciale, fino agli aspetti occupazionali».

L’appello Per questa ragione la segreteria provinciale del partito di via Mazzini, considera la vendita «un passaggio ineludibile per ragionare sul futuro di Ast e non possiamo rimanere totalmente all’oscuro sui destini della proprietà». «Riteniamo quindi fondamentale – continua la nota – il lavoro svolto dalle organizzazioni sindacali, che anche in questi giorni sono impegnate nelle assemblee per ascoltare e dare voce ai lavoratori, coloro che maggiormente hanno contribuito al risanamento dell’azienda, con responsabilità e sacrifici, auspicando anche che il management garantisca relazioni sindacali adeguate e concertative». Da qui la richiesta alle istituzioni di attivarsi verso la proprietà, tramite il Mise e il futuro Governo.

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