Ast, integrativo a 400: parola ai lavoratori

Ultimo incontro tra azienda e sindacati prima delle assemblee. Il TkVa potrebbe scendere a 23 milioni ma il premio verrebbe dimezzato

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Passi in avanti quasi nulli per accorciare le distanze, perché nella sostanza la cifra destinata ad andare nelle tasche dei lavoratori, pur con qualche ritocco, rimane quella. Nuovo incontro tra azienda e sindacati, martedì pomeriggio all’Ast, per cercare di arrivare ad un accordo sul tema del premio di risultato, che ora dovrà passare al vaglio delle assemblee già programmate.

AST, SINDACATI AI PARLAMENTARI: «INTERVENITE»

Il confronto Il capo del personale dell’acciaieria, Luca Villa, ha ribadito la proposta resa nota nelle scorse settimane: il premio sarà di 400 euro annue lorde a lavoratore, con una prima tranche che – anche questo è confermato – in caso di accordo verrebbe erogata già dal mese di aprile. La cifra potrebbe subire comunque un piccolo ritocco in avanti e un’oscillazione, fino ad un massimo del 20%, sulla base di parametri interni allo stabilimento che dovranno essere concordati tra le parti (come volumi di produzione, qualità e tempi di consegna).

L’indicatore Ma il parametro principale da cui partire per concedere il premio rimarrà il TkVa, l’indicatore di redditività utilizzato dalla multinazionale tedesca in altri stabilimenti, la cui soglia – questa la concessione dell’azienda – potrebbe anche abbassarsi: dai 27,3 milioni di euro annunciati in precedenza a 23 milioni, cifra raggiunta nell’anno fiscale 2016/2017 e ormai vicina anche per il 2017/2018 (nel primo trimestre si sono già toccati i 10 milioni). Ma se Il TkVa non supererà questi 23 milioni il premio sarà di conseguenza dimezzato.

Le rsu «Le organizzazioni sindacali – si legge in una nota di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb – registrano una indisponibilità sia a modificare la filosofia di calcolo che i parametri di accesso». I rappresentanti dei lavoratori hanno dato però la disponibilità «a seguire le modalità di calcolo di riferimento a premio indicato dall’azienda a condizione di un sostanziale aumento della cifra economica».

Le assemblee Si accontenteranno di queste piccole concessioni i lavoratori? La parola ora spetta a loro, attraverso le assemblee retribuite, di un’ora e mezza ciascuna, che prenderanno il via mercoledì, dall’area a caldo dell’acciaieria. Si proseguirà mano a mano in tutti i reparti fino mercoledì 28 marzo, giorno in cui si concluderanno al Centro di finitura. Entro il 31 marzo, come stabilito in Confindustria, si dovrebbe concludere la trattativa con l’azienda. In un modo o nell’altro.

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