Ast, intesa Mise 2014: rispettati gli impegni?

Cosa è stato fatto e cosa no a 80 giorni dalla scadenza dell’accordo siglato fra azienda, ministero, Regione e Comune di Terni

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Mancano 80 giorni alla scadenza dell’accordo tra Ast, Mise, Regione Umbria e Comune di Terni firmato il 3 dicembre 2014. Quel giorno venivano stabiliti alcuni obiettivi principali: in quattro anni l’acciaieria avrebbe dovuto garantire un milione di tonnellate di acciaio fuso l’anno, il mantenimento dei due forni, un piano di investimenti da 100 milioni di euro e l’incremento delle produzioni a freddo con il completamento della nuova linea.

Gli impegni ‘pubblici’

Dall’altra parte, con lo scopo di migliorare i collegamenti tra le acciaierie di Terni e le principali arterie stradali e ferroviarie della zona, l’accordo prevedeva l’impegno delle istituzioni a intervenire su alcune opere infrastrutturali, tra cui la realizzazione della bretella stradale San Carlo – Prisciano, la realizzazione della bretella ferroviaria di collegamento con la rete di Rfi e il completamento della Orte-Civitavecchia.

Sul piatto della bilancia

Poco più di due mesi e impegni e promesse (mantenute o infrante) finiranno sul piatto della bilancia. Solo qualche giorno fa l’ad Massimiliano Burelli ha espresso la volontà di Ast di prorogare il piano industriale per 24 mesi, per proseguire il «processo di trasformazione in corso e migliorare efficienza e produttività». Da parte sua Ast si presenterà alla data di scadenza con il milione di tonnellate raggiunto, entrambi i forni ancora attivi, una linea 6 ormai in funzione e gli investimenti che raggiungeranno quest’anno i 182 milioni di euro.

La bretella San Carlo – Prisciano

Analizzando la situazione dei collegamenti tra Ast e le principali arterie stradali e ferroviarie della zona, emerge che la bretella stradale San Carlo – Prisciano, pensata per ridurre i mezzi pesanti in città e raggiungere velocemente le grandi arterie nazionali, è un progetto di 17 anni fa reinserito poi all’interno dell’accordo sottoscritto al Mise nel 2014 e non ancora iniziato. Gli ultimi tre anni sono stati impiegati per elaborare la progettazione definitiva, ma in sostanza l’iter progettuale esecutivo deve essere ancora avviato.

La piastra logistica di Maratta e la Orte-Civitavecchia

È agosto 2012 quando viene annunciata la realizzazione della ‘piastra logistica’ fra i territori di Terni e Narni: un’area destinata alle merci e costituita da capannoni, piazzali, magazzini, uffici, sale riunioni e servizi. Doveva essere pronta in 18 mesi ma siamo ancora in attesa che entri in funzione. Resta poi la ‘leggenda metropolitana’ del completamento della superstrada Orte-Civitavecchia, con lavori iniziati 43 anni fa e ancora oggi in corso. Decenni di annunci, progetti e interventi a singhiozzo partiti nel 1975, non sono bastati per completare il collegamento veloce lungo meno di 75 chilometri. Un’opera strategica per il centro Italia e di alto valore logistico, determinante per collegare in modo diretto il porto di Civitavecchia con le principali vie di comunicazione nazionali e internazionali. Per quanto riguarda infine l’alta velocità, a febbraio scorso è partito il servizio di Frecciarossa che collega Perugia con Milano e Torino. Per Terni al momento c’è l’opportunità Frecciabianca, in attesa che Orte possa diventare più centrale nelle strategie.

Non solo promesse

Fra 80 giorni, su quel tavolo che metterà di nuovo di fronte i firmatari dell’accordo 2014, si parlerà di tutto ciò. Non solo delle promesse (mancate o realizzate) in sé, quanto – è il caso delle infrastrutture ancora sospese – di ciò che sarebbe potuto essere in termini di nascita e sviluppo di nuove imprese sul territorio, se tutti i tasselli fossero finiti al proprio posto. I temi di confronto non mancheranno.

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