Ast, nodo stipendio: «Avviare confronto»

Terni, le rsu vogliono risolvere la situazione: «Critici per diverse ragioni. Non raccontare favole, talvolta è meglio ammettere l’errore. Non scaricare peso sui lavoratori»

Condividi questo articolo su

Quello spostamento di un giorno – per l’erogazione, dal 10 all’11 giugno – non va giù. E arriva la richiesta di confronto da parte delle rsu – Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl, Usb – in merito al nodo stipendio in acciaieria: «A volte ammettere di aver commesso un errore è molto più nobile che raccontare favole. Avviare un confronto serio e corretto per risolvere la questione dello stipendio».

IL PROBLEMA STIPENDIO IN AST

«Non scaricare peso sui lavoratori» Le rsu attaccano su cinque punti: «Nei giorni scorsi la direzione aziendale ha comunicato che lo stipendio relativo alle competenze del mese di maggio verra erogato nel giorno 11 giugno. Come rsu di Ast abbiamo espresso la nostra contrarietà rispetto a tale scelta non tanto per il fatto che vi sia un ritardo nell’accredito dello stipendio, ma quanto per le seguenti ragioni: le motivazioni fornite della responsabile dell’ufficio paghe non ci risultano corrispondenti alla realtà; la situazione che si presenta nel mese di giugno con due sabati e due domeniche 6 è la stessa di qualche mese fa, dove lo stipendio è stato pagato il giorno 8 senza creare nessuna problematica; dire che c’è il 2 giugno di mezzo, dimostra la superficialità della decisione in quanto basta guardare il calendario per vedere che tale giorno cade di sabato e quindi non diminuisce i giorni a disposizione; l’azienda stessa decise di pagare il 10 di ogni mese e non più il 27. La nostra posizione fu subito critica perché potevano emergere delle problematiche e le avevamo evidenziate in anticipo. Chi fu complice di quella scelta oggi dovrebbe rendersi conto dell’ errore commesso e non scaricare il peso sui lavoratori; nessuno puo arrogarsi il diritto di trattenere anche per un solo giorno soldi che non sono suoi».

La richiesta E quindi le «rsu di Ast ritengono che alcune scelte quanto meno vengano concordate e accompagnate da serie motivazioni e non da prese di posizione di chi non ha l’autorità per farlo. Le rsu di Ast pretendono di avviare un confronto serio e corretto per risolvere la questione dello stipendio».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli