Ast, progetto scorie: «Dicembre decisivo»

Terni: all’incontro su ambiente e lavoro di Cgil, Cisl e Uil si è parlato anche del progetto di recupero degli scarti di viale Brin. Le sigle: «Parlare di salute senza populismi»

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Un confronto per discutere del rapporto fra ambiente – uno dei temi storicamente critici per il territorio ternano-narnese – e l’esigenza di garantire le produzioni e quindi il lavoro. Obiettivo: porre le basi per tutta una serie di azioni congiunte – non a caso l’evento vede insieme Cgil, Cisl e Uil – e una proposta unitaria per migliorare le condizioni di salute degli addetti delle imprese del territorio e dei cittadini nel loro insieme.

CONIUGARE AMBIENTE E LAVORO, PARLANO I SINDACATI – VIDEO

I contributi L’iniziativa, denominata ‘Ieri, oggi e domani… Le politiche per l’ambiente nell’area ternano-narnese’, si è svolta venerdì pomeriggio presso la Scuola Edile di Terni. Presenti ai lavori – introdotti da Riccardo Marcelli (segretario regionale Cisl Umbria) e conclusi da Gianna Fracassi (segretaria nazionale Cgil) – Guglielmo Bizzarri (Uil Terni, coordinatore dell’incontro), Adriano Rossi (iscritto Cgil e direttore Arpa Terni), Giuseppe Cioffi (presidente Industria chimica e plastica Umbria), Roberto Pellerucci (responsabile servizio prevenzione e protezione Alcantara), Fernando Camponi (responsabile servizio prevenzione e protezione Thyssen Krupp Ast), Luca Proietti (responsabile Arpa Umbria Sud), Giancarlo Marchionna (Usl Umbria 2).

Ast recupera le scorie A margine del confronto è emerso, attraverso le parole di Camponi, come il progetto di Ast per il recupero delle scorie di acciaio inox prodotte dal sito di Terni vada avanti secondo i piani. In questa fase l’azienda di viale Brin sta procedendo ad appaltare l’intero ciclo della scoria, procedura che dovrebbe concludersi entro novembre con l’assegnazione prevista per dicembre. Due – come noto – le offerte in corso di valutazione: quelle della francese ‘Harsco Metals & Minerals France’ e della finlandese ‘Tapojärvi Oy’. Per realizzare l’impianto, il tempo previsto da Ast è di 18 mesi.

Gianna Fracassi

«Avanguardia ternana» Recuperare lo spirito di collaborazione che ha permesso a Terni di rappresentare negli anni ’70 un’avanguardia a livello nazionale in materia di salute e benessere nei luoghi di lavoro. Un ‘ambiente Mesop 2.0’: è questa l’idea che Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato nel corso dell’iniziativa. «Non vogliamo dare ricette preconfezionate – ha spiegato in apertura Riccardo Marcelli – ma cercare gli ingredienti per elaborare poi insieme la ricetta». L’idea dei sindacati è quella di partire dall’esperienza del passato per affrontare la questione ambientale «senza populismi e allarmismi», ma «cercando soluzioni reali ai problemi». A partire da questioni centrali come il progetto scorie in Ast, la bonifica dell’Area Sin ma anche fuori dall’industria – per le sigle il problema delle polveri sottili deriva solo in parte dalle attività produttive -, ragionando di mobilità alternativa e di efficientamento energetico delle abitazioni.

«Bivio ribasso-innovazione»«Serve un progetto-paese che guardi a questi obiettivi – ha detto in conclusione Gianna Fracassi – perché sostenibilità significa tutela ambientale, sviluppo economico e coesione sociale. Se questa è la strada tracciata – ha aggiunto – si dovrebbe provare a dire che per agganciare la ripresa e i paesi che corrono più di noi, bisogna che le imprese si caratterizzino su un target alto e qualificato. Questo è il bivio che abbiamo di fronte: proseguire la corsa al ribasso dei costi, oppure scegliere la strada degli investimenti e dell’innovazione».

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