Ast, raggiunto accordo sul premio di risultato

Terni, i sindacati accolgono la proposta che fissa a 600 euro il riconoscimento annuo. Ora spetterà ai lavoratori ‘vagliare’ l’intesa

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ThyssenKrupChe l’intesa fosse ormai prossima, lo si era capito dopo l’incontro di martedì, quello in cui l’ad Massimiliano Burelli aveva messo sul piatto altri 100 euro, per un totale di 600 euro annui. Ora su quella proposta, relativa al premio di risultato in Ast, c’è anche la firma delle sigle e dell’amministratore delegato. Spetterà ai lavoratori apporre il ‘sigillo’ finale, ma all’orizzonte non si prevedono particolari intoppi.

Il percorso «Le segreterie – scrivono i territoriali di Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Ugl in una nota – dopo aver rappresentato l’ipotesi di accordo alla rsu, avvieranno un percorso assembleare che rappresenterà quanto sottoscritto ai lavoratori a partire dalla settimana prossima. Al termine delle assemblee la rsu e le segreterie promuoveranno la validazione, attraverso il voto dei lavoratori, dell’ipotesi di accordo. Se i lavoratori riterranno valida l’ipotesi, entro il 31 maggio la stessa sarà esigibile e vedrà l’elargizione dell’anticipo nel cedolino di giugno, come previsto nell’ipotesi di accordo sottoscritta».

I criteri, soglia di accesso L’ipotesi di accordo siglata dalle parti riporta anche i criteri per l’elargizione del premio. Prima fra tutti la soglia di accesso fissata dall’indicatore economico finanziario ‘Tkva’ (ThyssenKrupp Value Added). «Il valore del premio complessivo erogabile in caso di pieno raggiungimento (100%) di ogni obiettivo previsto per ciascun parametro, sarà determinato in funzione del risultato di Tkva riferito all’esercizio 2017-2018. Tkva maggiore o uguale a 27 mila euro, il premio sarà di 600 euro; Tkva maggiore o uguale a 23 mila euro, premio di 300 euro; Tkva inferiore a 23 mila euro, non maturerà alcun premio». Entro novembre 2018 verranno ‘consuntivati’ i risultati definitivi per il periodo 2017-2018.

Criteri di erogazione «Il premio – riporta l’ipotesi di accordo -, in presenza del raggiungimento dei risultati, sarà erogato a tutti i dipendenti diretti. Per il personale a tempo determinato che abbia superato il periodo di prova, il premio sarà riparametrato in proporzione ai mesi in forza rispetto al periodo di riferimento. Il personale con contratto di lavoro part-time percepirà una quota proporzionata alla percentuale dell’orario previsto. Il personale che nel corso dell’anno ha rassegnato le dimissioni entro la data di sottoscrizione del presente accordo, non avrà diritto all’erogazione di nessuna quota di premio. Il personale che nel corso dell’anno dovesse rassegnare le dimissioni a partire dalla data del presente accordo e prima del termine dell’esercizio fiscale in corso, percepirà il premio riparametrato in proporzione ai mesi in forza rispetto al periodo di riferimento. Il personale che nel corso dell’anno venisse allontanato per motivi di giusta causa, non avrà diritto alla maturazione del premio nè quote di esso. Il pagamento avverrà in un’unica tranche, con le competenze del mese di novembre 2018, preceduta da un anticipo del 40% della quota piena con le competenze del mese di maggio 2018; tale somma sarà erogata solo previa verifica dei consuntivi del primo semestre e specificatamente se l’andamento della soglia e dei parametri sarà allineato all’obiettivo pieno annuale. Al momento dell’erogazione finale del premio, l’anticipo verrà decurtato dalla somma totale determinata a consuntivo della performance finale raggiunta».

Usb: «Decidano i lavoratori» Negativo il giudizio sulla pre-intesa del sindacato di base Usb (territoriale lavoro provato, rsu e rab di Ast): «La trattativa – scrive il sindacato – ha portato ad una conclusione che non ci sentiamo di condividere. Anche se ci troviamo di fronte ad elementi positivi, come il riconoscimento del premio ai lavoratori interinali, il nostro giudizio sulla preintesa non può che essere negativo. A fronte dei sacrifici quotidiani dei lavoratori, che operano in un contesto di profondo cambiamento, in negativo, delle condizioni determinate dall’azienda dopo l’accordo del 2014 che ha ridotto ai minimi termini gli organici tecnologici, con tutto quello che ne consegue in termini di organizzazione e gestione dei carichi di lavoro, la direzione aziendale non ha voluto riconoscere un premio adeguato. Crediamo che i lavoratori meritino un più giusto riconoscimento agli sforzi profusi quotidianamente e, da subito, evidenziamo la necessità che l’accordo sia ratificato attraverso il referendum, per poter sancire anche all’interno di Ast un punto fermo nel merito decisionale, che deve tornare in possesso di chi in Ast lavora».

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