Ast: «Riorganizzazione commerciale? No»

Terni, incontro con i sindacati per l’ad Burelli. Che rassicura sul futuro: «Organico potenziato, massima attenzione al settore». Ma i metalmeccanici: «Serve più trasparenza»

Condividi questo articolo su

In Ast non è in corso alcun indebolimento del settore commerciale, che anzi dal 2015 ad oggi è cresciuto di 30 unità nell’organico e non sarà più interessato, almeno nel breve termine, da riorganizzazioni nel personale: a rassicurare sul punto è stato lunedì pomeriggio l’amministratore delegato dell’acciaieria, Massimiliano Burelli, nel corso di un nuovo incontro con le segreterie territoriali di Fiom, Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Usb.

Riprende il dialogo Si è trattato del primo faccia a faccia ufficiale dopo le tensioni della messa pasquale in fabbrica – quando i sindacati hanno organizzato un polemico volantinaggio davanti alle portinerie -, di fatto la ripresa di un confronto che però stenta ancora ad essere completamente sereno e chiarificatorio, visto che le perplessità da parte sindacale permangono, dopo quelle espresse in occasione delle voci di trasferimento di una parte dell’ufficio commerciale da Terni a Milano (ma sarebbe interessata allo spostamento una sola persona).

Le rassicurazioni L’ingegner Burelli e il responsabile del personale Luca Villa, anche lui presente all’incontro, hanno indicato tra gli obiettivi principali dell’azienda «l’esigenza di adeguare il settore commerciale alle richieste di mercato», ma di fronte alle loro dichiarazioni i segretari sindacali «hanno evidenziato la necessità di maggiore trasparenza, efficienza ed efficacia al fine di raggiungere gli obiettivi strategici per la competitività produttiva e qualitativa del settore commerciale».

La richiesta In una nota diffusa al termine dell’incontro, le segreterie territoriali dei metalmeccanici spiegano che «rispetto alla complessità e all’importanza della questione, ritengono fondamentale il percorso di acquisizione delle giuste e corrette informazioni allo scopo di poter tutelare i lavoratori e le lavoratrici che quotidianamente svolgono con diligenza responsabilità ed onestà il proprio lavoro».

Nodo premio risultato Durante lo stesso confronto di lunedì non si sarebbe invece fatto cenno al tema del premio di risultato per il quale è ancora aperta la trattativa tra azienda, sindacati e rsu. Ancora nessuna data sulla ripresa (ormai decisiva) del confronto, che potrebbe però avvenire entro la fine della settimana in corso. Il segnale arrivato dalle assemblee dei lavoratori che si sono svolte prima di Pasqua è stato chiaro, quanto prevedibile: la proposta avanzata da Ast – 400 euro annui lordi di base oltre ad un 20% variabile – è ritenuta insufficiente dai dipendenti. Se l’azienda sarà pronta o meno ad alzare la posta si scoprirà presto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli