Atc – Corso del Popolo: il contratto non c’è più

Terni, il tribunale risolve l’accordo del 2006 relativo al parcheggio coperto e condanna la società in liquidazione a versare una somma di molto inferiore rispetto alle richieste

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La vicenda è ‘antica’, basti pensare che affonda le proprie radici all’inizio del nuovo millennio. Dopo anni di contenzioso, il tribunale civile di Terni – giudice Tommaso Bellei – ha deciso che il contratto stipulato il 26 aprile del 2006 fra Atc Parcheggi Srl (oggi in liquidazione) e la Corso del Popolo Srl, non è più valido. Risolto con una sentenza, a cui potrebbe fare seguito l’appello, che condanna la Atc Parcheggi, assistita dall’avvocato Giovanni Ranalli, a versare una cifra di molto inferiore alle richieste originarie e che consente al Comune di Terni di tirare un bel sospiro di sollievo: se il tribunale avesse riconosciuto le somme reclamate dalla Corso del Popolo in linea con il contratto di gestione del 2006, l’ente avrebbe dovuto sborsare, indirettamente, una somma importante. Ma così non è.

L’origine

Come si ricorderà, il complesso immobiliare di corso del Popolo era stato realizzato con le modalità del ‘project financing’ che avevano consentito al Comune di Terni di vedere realizzata la sede del ‘pentagono’ in cambio dell’area poi edificata – abitazioni, uffici, spazi commerciali – fra corso del Popolo e largo Frankl e della gestione pluriennale, fino al 2046, del parcheggio coperto. La Corso del Popolo, non potendolo gestire direttamente, aveva raggiunto un accordo con Atc Parcheggi per la conduzione della struttura, in cambio di un canone fisso crescente – dai 440 mila euro del primo anno ai 922 mila dal quarto in poi – con la convenzione che sarebbe entrata in vigore all’esito del collaudo finale della struttura. In attesa di quest’ultimo, Atc Parcheggi e la Corso del Popolo avevano stilato una ‘convenzione ponte’ meno onerosa – circa 100 mila euro annui in parte legati al fatturato – per l’azienda pubblica.

La ‘convenzione ponte’ e la diffida

Tale convenzione è stata applicata per anni perché, anche in ragione della crisi di settore, l’intervento edilizio è andato avanti a fasi alterne: ancora oggi è ben visibile una profonda ‘buca’ che un giorno – chissà – potrebbe ospitare le fondamenta della nuova cittadella giudiziaria di Terni. Intorno al 2010 l’allora direttore generale di Atc, Proietti, si era fatto sentire attraverso una lettera di diffida alla Corso del Popolo con cui aveva messo ‘le mani avanti’, contestando il fatto che i lavori non fossero conclusi e che la convenzione originaria, non ancora applicata proprio per questo motivo, fosse sproporzionata rispetto all’effettivo giro di affari del parcheggio coperto di corso del Popolo.

Guerra legale

Già lì, da quel passo, era possibile intravedere ciò che sarebbe poi accaduto: quando i lavori per il completamento del parcheggio coperto erano stati conclusi, con tanto di collaudo finale nel 2014, la Corso del Popolo aveva chiesto il rispetto della convenzione 2006 e quindi il pagamento delle somme dovute. Il contenzioso era nato con il ‘niet’ di Atc Parcheggi, ‘colpita’ a sua volta dall’azione della Corso del Popolo che aveva tentato di incassare la fidejussione da 800 mila euro a garanzia della convenzione originaria. Un tentativo stoppato dalla società pubblica in via cautelare, con conseguente causa civile: quella conclusasi proprio in questi giorni con il giudizio di primo grado.

Le richieste

La Corso del Popolo chiedeva circa 1,6 milioni legati al rispetto della convenzione più altri 700 mila circa di penali, oltre al diritto di escutere la fidejussione da 800 mila euro. Di contro il liquidatore di Atc Parcheggi sosteneva la validità della sola convenzione provvisoria e l’annullamento di quella originaria, sulla base anche delle ragioni già esposte dall’ex amministratore di Atc attraverso la diffida del 2010.

La sentenza

Alla fine il giudice Bellei ha deciso che Atc Parcheggi – in liquidazione – dovrà versare circa 250 mila euro fra canoni non corrisposti e penali alla Corso del Popolo. Non le cifre ‘milionarie’ richieste – ma neppure bruscolini – e soprattutto ha deciso che non esiste più alcun contratto per la gestione del parcheggio coperto, attualmente in carico alla stessa Atc Parcheggi. Cosa implicherà ciò? Probabilmente che le parti – la Corso del Popolo e il liquidatore della Atc Parcheggi – si metteranno a tavolino per stabilire nuovi accordi. Difficile, vista la portata del servizio che interessa migliaia di cittadini, ipotizzare un blocco o uno stallo: almeno fino a gennaio si andrà avanti con la ‘convenzione ponte’. Alla finestra c’è il Comune che, dopo aver risparmiato bei soldini, è spettatore interessato della partita.

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