Attività funerarie e cimiteriali, c’è riforma

Umbria, nuove norme: «Utili per assicurare un trattamento adeguato, rispetto e uniforme delle persone defunte». Nasce elenco regionale per imprese autorizzate

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Istituzione di un elenco regionale delle imprese autorizzate ad esercità l’attività funebre e di trasporto della salme. Questa una delle nuove norme definite dalla giunta regionale in merito all’esercizio funerario e cimiteriale: l’iniziativa è su proposta dell’assessore alla salute Luca Barberini «per assicurare, sull’intero territorio regionale, un trattamento adeguato, rispettoso e uniforme delle persone defunte». Ora dovrà passare il vaglio del consiglio regionale.

Nelle nuove norme viene ribadito il ruolo centrale dei Comuni nella gestione dei servizi funerari, cimiteriali e di polizia mortuaria, nonché nella realizzazione dei cimiteri e degli impianti crematori. Agli stessi enti viene affidato il compito di gestire l’elenco comunale delle imprese autorizzate ad esercitare l’attività funebre e di trasporto funebre sul territorio locale, con l’obbligo di trasmetterlo annualmente alla Regione. Viene chiarito che «possono svolgere tali servizi soltanto le imprese munite di apposita autorizzazione, rilasciata dal Comune in base al possesso di determinati requisiti previsti dal regolamento regionale. In questo quadro, sono stati stabiliti divieti specifici per le agenzie funebri: di intermediazione, di svolgimento dell’attività funebre se non nei luoghi espressamente autorizzati, di proporre, direttamente o indirettamente, provvigioni, offerte, regali e vantaggi di qualsiasi natura per ottenere informazioni tese a consentire la realizzazione di uno o più servizi funerari. Per gli operatori delle agenzie funebri, vengono introdotti specifici corsi di formazione regionale per garantire adeguata professionalità».

Cremazione Tra le novità – spiega la Regione – anche una nuova disciplina degli impianti crematori per assicurare prestazioni di maggiore qualità, secondo criteri di sicurezza, efficienza, continuità del servizio, uguaglianza e imparzialità del trattamento, anche con l’introduzione di una ‘carta dei servizi’ per gli utenti presso ogni impianto crematorio. Per quanto riguarda i cimiteri, è stata introdotta la possibilità di costruire loculi aerati per favorire la riduzione scheletrica dei cadaveri tumulati in tempi più brevi, in modo da aumentare la disponibilità del numero degli spazi a disposizione. «Si tratta di una riforma importante che riconosce dignità e attenzione – le parole di Barberini – a un momento delicato come il lutto, con una migliore organizzazione di tutti i servizi dedicati, compreso quello della cremazione evitando che i cittadini umbri si rivolgano ad altre realtà regionali. È la prima volta che la Regione svolge un ruolo di forte coordinamento in questo ambito, con l’obiettivo di fare chiarezza e di rendere omogenea la disciplina del settore su tutto il territorio umbro. A tale scopo è prevista la definizione di un regolamento regionale – conclude – per le attività funerarie, coinvolgendo tutti i Comuni e le stesse imprese funebri, di cui con le nuove norme viene valorizzata la professionalità».

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