Bevagna, case Ater piene di muffa

Lo stabile di via Camassei è lasciato allo sbando: infiltrazioni, problemi strutturali e convivenza difficile. L’azienda: «Interverremo quando avremo i fondi»

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di P.C.

La proprietà è del Comune, la gestione è dell’Ater, l’azienda che si occupa dell’edilizia residenziale pubblica. E, come spesso capita in questi casi, quando c’è un problema non si sa mai chi debba risolverlo, se il proprietario, il gestore o – magari – gli utilizzatori, che in questo caso sono inquilini di case popolari e, pur volendo, per definizione non avrebbero mezzi economici per affrontare spese ingenti. Capita così che, nel rimpallo di responsabilità, passino gli anni e quello che all’inizio poteva essere un piccolo problema di umidità si è trasformato in un’emergenza sanitaria. Questo il motivo per cui alcuni inquilini degli appartamenti dello stabile di via Camassei, a Bevagna, hanno contattato la nostra redazione per rendere pubbliche le condizioni di disagio in cui vivono ormai da anni e denunciare la mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni competenti.

LA VIDEO DENUNCIA

Promesse disattese Siamo andati a controllare, abbiamo incontrato alcuni degli inquilini, che ci hanno raccontano di una situazione che si protrae da anni e più volte segnalata, verbalmente e per iscritto, sia all’ufficio tecnico del comune di Bevagna sia alla sede perugina di Ater. Ci sono stati anche sopralluoghi da parte di tecnici, sia dell’azienda sia dell’amministrazione comunale, per constatare la situazione. Che è grave, in particolare al terzo piano, dove abitano anche bambini e persone con disabilità, costretti a convivere con la muffa. Ma una volta constatata non si è fatto nulla (come si può sentire anche dai video). E per questo, dopo anni di battaglie vane, gli inquilini hanno voluto rendere pubblica la loro denuncia. Tutti sono disponibili a parlarne, in pochi accettano di farlo davanti a un microfono, ma quasi tutti ci raccontano di problemi respiratori e bruciori agli occhi.

Le rassicurazioni Sentiti in proposito, dall’Ater fanno sapere che lo stabile in questione è di proprietà del comune di Bevagna e gestito dall’azienda territoriale per l’edilizia residenziale. Per quanto riguarda la manutenzione, c’è un progetto di intervento per migliorare l’efficienza energetica e l’isolamento termico. Ater – assicurano dall’azienda – si sta attivando presso gli enti competenti (in primis la Regione) per poter accedere ad un finanziamento apposito e quindi dare il via al progetto.

Convivenza difficile A sottolineare la situazione di disagio ci pensa il signor Michele, che racconta anche altri problemi: dal terrazzo pericolante alla mancanza di controllo. Alla base di tanti disagi, secondo lui, il fatto che allo stabile manchi un amministratore che faccia rispettare le regole. E così succede che ognuno faccia un po’ come gli pare, tanto che gli spazi comuni sono divenuti ricettacolo di immondizia e ritrovo per sbandati. E chi ci abita ha paura a uscire o rincasare oltre una certa ora di sera. In passato ci sono state anche aggressioni, ci raccontano.

L’INTERVISTA

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