Bianconi-Tesei, faccia a faccia sull’Umbria

Confronto lunedì mattina a Perugia organizzato da Confcommercio. Presenti i due principali candidati alla presidenza della Regione

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di G.N.

In una sala dei Notari gremita di persone, lunedì mattina Confcommercio Umbria ha posto ai due principali candidati a presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e Vincenzo Bianconi, cinque temi ritenuti una priorità per il prossimo governo locale e per ‘la rinascita della regione’: capitale umano, città, commercio di qualità, turismo e innovazione diffusa. Questi i filoni fondamentali, cui si aggiungono fronti sempre aperti quali credito, tassazione, infrastrutture, concorrenza sleale e burocrazia. Punti scritti nero su bianco nel documento ‘Confcommercio all’opera per l’Umbria’. Un rapporto contenente dati, criticità e richieste sulle quali «costruire un nuovo progetto di sviluppo».

Dure critiche dal presidente Giorgio Mencaroni

«Le cose qui non vanno»: così ha esordito il presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni, introducendo il tema del confronto. «Abbiamo perso per strada molte imprese e la politica, fino a oggi, si è barcamenata nella gestione del quotidiano, senza una strategia di sviluppo. Bisogna uscire dall’emergenza per governare i processi. Abbiamo avuto una politica distratta e la partecipazione è stata considerata uno stanco rituale».

Umbria che punta sul Capitale umano

Sia per Donatella Tesei che per Vincenzo Bianconi il capitale umano «è fondamentale». «L’uomo, la persona, il lavoro – ha detto la Tesei – è al primo posto dell’azione di governo. Il digitale e la banda larga, insieme alla formazione sono il futuro». «L’Umbria deve puntare sul futuro – ha commentato Bianconi – su un progetto a 20 anni, facendo programmi di medio e lungo periodo. Con le persone che fanno la differenza».

Umbria delle città che rinascono

«L’Umbria è fatta di comunità – ha sostenuto Bianconi – e deve ripartire da qui, dalle persone, dal coraggio di scegliere il proprio futuro». Per la Tesei «far rinascere le città significa che sono morte. Occorre ricostruire una politica per le città».

Umbria del commercio di qualità

«Il commercio – secondo la candidata del centrodestra – va sostenuto con progetti innovativi, perché tutto, oggi, si evolve in modo rapido». Mentre, per Bianconi «è inaccettabile che le piccole imprese dell’Umbria, con meno di 10 dipendenti, che rappresentano il 95 per cento del tessuto produttivo, siano state ai margini della manovra economica di sviluppo e di innovazione».

Umbria a trazione turismo

Il candidato civico di centrosinistra ha affrontato la questione con una battuta: «Avevo i capelli lunghi quando si diceva che l’Umbria sarebbe diventata come la Toscana. Non è avvenuto, perché sono mancate scelte coraggiose, anche da parte di molti albergatori». E di «promozione generalizzata dell’Umbria» ha parlato la Tesei, secondo cui «va ripensato il sistema dell’attrattività, in termini di Umbria, mondo di esperienze».

Umbria dell’innovazione diffusa

Per la Tesei è necessaria una «rete immateriale per la comunicazione veloce. Le politiche regionali sono state scollegate dalle potenzialità dei singoli territori». Per Bianconi l’innovazione è «un modello di business, di organizzazione del processo. La nostra regione ha investito molte risorse sulla fibra ottica, ci sono le autostrade, ora servono le macchine che le percorrano».

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