Bilancio Comune Terni, commissione dà l’ok

Previsionale 2018-2020, discussione dopo il via libera dal ministero: respinta mozione d’ordine di Orsini (Pd). Finocchio: «Documento credibile per la tenuta contabile»

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Cinque voti favorevoli – consiglieri di maggioranza, ovviamente – e tre contrari, con parere positivo all’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020 stabilmente riequilibrato. L’ok della III° commissione consiliare al documento contabile è arrivato senza la presenza dell’assessore al ramo del Comune di Terni, Fabrizio Dominici: i consiglieri hanno ascoltato l’esposizione tecnica della dirigente delle attività finanziarie Stefania Finocchio e, dopo alcune delucidazioni chieste in particolar modo dal consigliere del Pd Valdimiro Orsini, hanno votato in vista della discussione in consiglio comunale. Da ricordare che l’ok del ministero dell’Interno all’ipotesi – ecco il motivo per il quale si è in questa fase – era arrivato a fine febbraio. «Il collegio dei revisori relazionerà trimestralmente sul rispetto delle prescrizioni indicate dal ministero».

I PASSAGGI SUCCESSIVI ALL’APPROVAZIONE DELL’IPOTESI DI BILANCIO 2018-2020

Non c’è Dominici, la Finocchio spiega

In linea teorica – così risulta dalla convocazione di commissione – avrebbe dovuto presenziare anche l’assessore al bilancio insieme alla Finocchio. A spiegare cosa è accaduto di nuovo rispetto alle ultime settimane ci ha pensato solo la dirigente: «Il documento – ha specificato – è credibile dal punto di vista della tenuta contabile. Rispetto all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato sono state apportate tutte le modifiche legate alle numerose variazioni di bilancio effettuate, allegando gli atti amministrativi a supporto». Nell’atto firmato dal sottosegretario di Stato Stefano Candiani e dal funzionario economico finanziario Flavia Montali sono state inserite una serie di prescrizioni: «Sono di legge. Si tratta – ha proseguito la Finocchio – di una serie di comportamenti che il Comune deve tenere nel corso dei prossimi anni, è una cosa normale anche per un ente non dissestato». Vanno ad incidere su personale, entrate tributarie ed extra tributarie, accertamento e riscossione, spese correnti, finanza pubblica, società partecipate, monitoraggio e controllo.

IL PASSAGGIO IN GIUNTA DELLO SCORSO AGOSTO

Valdimiro Orsini

La mozione d’ordine respinta

Tra i consiglieri di minoranza a far più ‘baccano’ è Orsini. L’esponente del Pd – prima di iniziare la discussione – ha sollevato una mozione d’ordine (articolo 57 del regolamento di consiglio comunale) tirando in ballo alcuni commi dell’articolo 75: «I documenti per parlare del bilancio non sono stati messi a disposizione nei termini descritti, vale a dire venti giorni precedenti. E vale sia per il consiglio per la commissione». Il presidente Leonardo Bordoni dal canto suo ha messo sul piatto l’articolo 33 e successivamente anche la Finocchio ha messo in evidenza come il Tuel ‘superi’ il regolamento di palazzo Spada considerando che di mezzo c’è un dissesto finanziario. Detto ciò la mozione è stata respinta, mentre è arrivato l’ok per quella riguardante la delibera di giunta approvata – una rettifica delle vie per le tariffe d’imposta sulla pubblicità e sui diritti pubbliche affissioni – in giornata. La dirigente ha quindi sottolineato come nella documentazione siano presenti due atti rilevanti: il fondo pluriennale vincolato (fpv) e gli equilibri di bilancio. In tutti i casi c’è il rispetto del principio di mantenimento. «Per il resto non cambia nulla e parlo di vincoli di indebitamento, risultato presunto d’amministrazione, l’accantonamento al fondo crediti di esigibilità e nota integrativa».

Fabrizio Dominici

Le variazioni e la natura politica

Altro giro e altro tentativo di Orsini. Questa volta nel mirino ci finiscono alcune variazioni di bilancio fatte con determine dirigenziali: «Cosa andiamo a votare? Una presa d’atto o un bilancio approvato dal ministero? Inoltre ci sono alcune variazioni che vanno a riguardare anche l’aspetto politico, come ad esempio la numero 2902 del 9 ottobre sulle indennità di sindaco e giunta. O ad esempio la 3170 riguardante il Caos». Risposta della Finocchio: «Quando coinvolgono lo stesso macroaggregato e centro di costo, la legge ci consente di farlo. La responsabilità è del dirigente della direzione che le chiede. In definitiva si tratta di un bilancio che prende atto delle variazioni effettuate da luglio fino ad oggi». La maggioranza vota compatta e arriva il sì, in attesa della lunga discussione prevista da lunedì in consiglio.

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