Borgo Rivo di Terni: «Difendere i cittadini»

Marco Cecconi (FdI-An): «C’è sofferenza, per tanti troppi episodi che compromettono la vivibilità del quartiere. Da noi massimo sostegno al comitato»

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Sicurezza a borgo Rivo di Terni. Il consigliere comunale ternano Marco Cecconi (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale) prende posizione e dice che «la mobilitazione degli abitanti a tutela della sicurezza in quella parte di città in cui vivono le proprie famiglie e i propri figli è un caso encomiabile di impegno civile che le pubbliche istituzioni non devono ignorare. Parliamo della mobilitazione che ha condotto, tanto per cominciare, a raccogliere come è noto migliaia di firme per richiedere un presidio dei carabinieri in questo quartiere: una richiesta che – quale che ne sia la compatibilità con i parametri di legge (rapporto reati/residenti, distanza minima dalla caserma più vicina e via dicendo) – testimonia comunque una sofferenza ed una criticità.

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Marco Cecconi

Impegno civile Il consigliere comunale di FdI-An sottolinea che «c’è sofferenza, tra gli abitanti di Borgo Rivo, per l’incremento della cosiddetta microcriminalità, furti, spaccio di stupefacenti, tanti troppi episodi che di notte e di giorno compromettono la vivibilità del quartiere, mettono a rischio giovani e anziani, sottraggono alla fruibilità collettiva strade, piazze, luoghi destinati allo svago e alla socializzazione. E c’è impegno civile, responsabilità, senso delle istituzioni, nei tanti che hanno speso il proprio tempo per cercare di sensibilizzare le autorità al problema, senza clamori né schiamazzi, senza proteste fine a se stesse, ma ricercando il dialogo ed avanzando proposte concrete».

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Il comitato

Le risposte In conclusione Cecconi ribadisce che «al comitato civico che si è costituito in zona intorno a queste tematiche – saggiamente guidato da persone come Paola Campi, Liliana Bizzarri e Luigi Carrini, da sempre in prima fila a tutela della propria comunità e non solo – abbiamo dato e continueremo a dare il nostro convinto sostegno. Alle forze dell’ordine ed a palazzo Spada chiediamo di non ignorare l’appello che arriva dalla gente di borgo Rivo, predisponendo risposte concrete, certamente conformi alla previsioni di legge ma altrettanto elastiche da poter intervenire su un nervo troppo scoperto».

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